Il senatore Candido De Angelis (Pdl) ha presentato due interrogazioni nelle quali mette in evidenza l'anomalo comportamento della Regione Lazio – che si trova in un periodo di ordinaria amministrazione – rispetto alla portualità. In particolare si contesta l'accordo di programma in variante al piano regolatore di Fiumicino che ha consentito di avviare i lavori di quel porto e si parla dell'approdo di Formia. “Fanno solo i porti privati e degli amici degli amici – dice De Angelis – a Fiumicino hanno variato il piano regolatore intervenendo in una zona a rischio di dissesto idrogeologico senza che nessun ambientalista della giunta Marrazzo alzasse un dito, a Formia la Regione ha cambiato parere quando l'oggi senatore del Pd Ranucci era assessore al turismo sempre con Marrazzo. Li fanno – aggiunge - violando le regole e abusando del loro potere”. Nell'interrogazione ai ministri degli Interni, degli Affari regionali e delle Autonomie locali il senatore sottolinea come la variante al Prg di Fiumicino “induce una notevolissima modifica patrimoniale al demanio marittimo statale gestito per competenza dalla regione Lazio” e “considerata la situazione politico istituzionale della Regione Lazio a seguito delle note vicende del Presidente Marrazzo” chiede se “risulti che l’approvazione di un porto di circa 2000 posti barca e 30.000 metri quadri di cantieri navali a mare oltre 130.000 mq di edilizia residenziale e commerciale in variante al Piano Regolatore del comune di Fiumicino rientri tra le attività di ordinaria amministrazione nonostante l'introduzione di una considerevole modifica patrimoniale al demanio marittimo gestito dalla regione Lazio”. Inoltre “se risulti che il vice presidente (non eletto) in assenza del Presidente possa procedere all'approvazione di un documento di tale rilevanza” e “se e in quali modi intendano intervenire al fine di vigilare affinché non abbiano a verificarsi abusi nell'amministrazione della Regione Lazio”. La variante è stata approvata con una delibera di giunta “votata all'unanimità – ricorda De Angelis – compresi quindi gli assessori di Sinistra ecologia e libertà e di tutta l'armata brancaleone che sostiene oggi la candidatura di Emma Bonino”. La seconda interrogazione, invece, si fa riferimento oltre che a Fiumicino anche a Formia dove “risulta che sia in avanzata fase di rilascio la concessione demaniale marittima per la modifica del porto commerciale di Formia ad uso turistico con cambio delle destinazione d’uso delle aree che tra l’altro prevedono le zone di attracco dei traghetti per le isole Pontine”. Tutto questo mentre “inspiegabilmente la medesima Regione Lazio, per la realizzazione del porto di Anzio nonostante che la conferenza dei servizi ha definitivamente approvato il progetto il 18 febbraio 2009, non ha proceduto ancora al rilascio del relativo titolo concessorio alla società Pubblica Capo d’Anzio S.p.A.. A fronte di numerosi solleciti ed a fronte del rilascio delle aree commerciali da parte della Capitaneria di Porto di Roma restano sconosciuti i motivi per i quali non vengano rilasciati i titoli approvativi definitivi mentre per situazioni consimili la Regione Lazio ha provveduto con speditezza non rispettando l’evidente ordine cronologico delle pratiche”. Nell'interrogazione ai ministri degli Affari regionali, dell'Ambiente e delle infrastrutture si chiede “se e in quali modi intendano intervenire al fine di verificare lo stato dei progetti citati; se e quali iniziative intendano intraprendere a tutela del territorio considerato che il porto progettato di Fiumicino ricade sulla foce del Tevere in area ad elevato rischio idrogeologico di esondazione; se e in quali modi intendano intervenire al fine di verificare se l'amministrazione regionale ha provveduto alla gestione del demanio marittimo operando secondo le normative vigenti o, al contrario, tale gestione abbia provocato eventuali danni erariali a causa del mancato versamento dei canoni concessori per il ritardo nel rilascio degli atti relativi al Porto di Anzio”.
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