lunedì 22 marzo 2010

Anzio: Il discorso del Sindaco per Villa Sarsina.






“Un saluto alle autorità politiche, militari, civili, religiose, ai numerosi cittadini presenti, a Sua Eccellenza il Vescovo, Marcello Semeraro, al Sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, al Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ed in particolare al Senatore, Candido De Angelis che, nel 2005, ha dato il via all’opera di consolidamento, restauro e ristrutturazione di Villa Corsini Sarsina che, da oggi, è la nuova Casa Comunale e la sede del Consiglio Comunale della Città di Anzio. Saluto il Generale di Corpo D’Armata, Luigi Pellegrino, l’Ammiraglio Pietro Maradei, il Vice Prefetto, Rossella Caporale, i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni vicini, gli Assessori ed i Consiglieri Comunali di Anzio. Ringrazio calorosamente per la presenza la famiglia Pignatelli, la famiglia Corsini, la famiglia Aldobrandini, la famiglia Lancellotti, la famiglia degli eredi Sarsina, la famiglia Chigi e la famiglia Mazza. E’ con grande emozione ed onore che oggi ho il privilegio di riaprire le porte di questa splendida Villa, patrimonio comunale dall’8 maggio 1958 quando l’allora Sindaco, Castore Marigliani, l’acquistò per 25 milioni dalle famiglie Mazza – Ferlosio, che finalmente torna ad essere un luogo frequentato ed al centro della vita culturale ed amministrativa della nostra Città. Non per questo possiamo dimenticare lo storico edificio di Piazza Battisti, Casa Comunale per circa un secolo, che comunque continuerà ad ospitare importanti uffici comunali, ne vogliamo dimenticare l’Edificio liberty del Paradiso sul Mare, patrimonio pubblico del Comune di Anzio e per circa mezzo secolo sede del Consiglio Comunale, del quale l’Amministrazione ed il Consiglio stesso intendono tornarne, completamente, in possesso per avviare un intervento di ristrutturazione e per riportarlo allo splendore degli inizi del 900’. Tornando a parlare di Villa Corsini Sarsina: l’edificio di stile classico rinascimentale, progettato nel 1731 dagli architetti Galilei e Michetti incaricati dal Cardinale Corsini, ha sempre rappresentato un importante sito storico nel quale, dopo il conflitto bellico, diverse famiglie di anziati hanno trovato ricovero, fino al 1964, in una Città che ha saputo reagire e ricostruirsi. Per molti anni l’Edificio è stato il simbolo d’appartenenza degli anziati che si sono sempre identificati con la loro Villa. Molti dei presenti oggi, in questo giardino venivano a giocare fino a quando la struttura non divenne praticamente inagibile. In questi anni, anche se tutto è migliorabile, abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità per rendere la nuova Casa Comunale un edificio accogliente e funzionale tentando, allo stesso tempo, di mantenere sempre vivo il collegamento con i suoi tre secoli di storia. A questo proposito ringraziamo la Ditta Castelli che ha eseguito l’intervento e tutti quelli che sono stati impegnati in questi anni nella ristrutturazione della Villa. L’intervento di restauro è stato possibile grazie ad una determinata volontà politica, con un impegno economico importante del Comune di Anzio, che supera i quattro milioni di euro; 1 milione e 400.000 euro della Regione Lazio e due milioni di euro della Provincia di Roma, alla quale il Comune di Anzio affidò, all’inizio degli anni duemila, il coordinamento dell’opera. In tutto, circa 7 milioni e mezzo di euro, ed oggi, tutti insieme, possiamo sicuramente dire che ne è valsa la pena! La nostra Città, dopo i fasti dell’epoca romana, caduta nel dimenticatoio nel periodo medievale, rinasce nel 1700, grazie allo Stato Pontificio, al quale dobbiamo la realizzazione dell’attuale bacino portuale, e di Villa Sarsina; fu infatti il Cardinale Corsini, nominato nel 1730 da Papa Clemente XII protettore di Anzio, e sopraintendente al Porto, a realizzare l’edificio, che di fatto, insieme a Villa Albani e a Villa Adele costituisce le fondamenta della rinascita della Città. Oggi, 19 marzo 2010, Villa Sarsina nasce un’altra volta… torna di nuovo ai cittadini completamente ristrutturata come accadde nel 1875 quando Don Pietro Aldobrandini, Principe di Sarsina, come evidenziato nella targa all’interno sopra il camino, la fece restaurare incaricando l’architetto Vespignani che coordinò l’importante intervento. Questo pomeriggio, sabato mattina e domenica mattina la Villa, patrimonio storico e culturale della Città di Anzio, sarà aperta a tutti i cittadini che potranno visitarla e sentirla “propria”, in quanto rappresenta la casa di tutti i cittadini! Ho la certezza che con la Villa, come accaduto nel 1700, rinascerà anche il NUOVO Porto di Anzio ed intorno a queste opere la nostra Città potrà tornare, nuovamente, ad avere un periodo di splendore, di rilancio culturale e di sviluppo economico”.

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