Venerdì 19 marzo 2010, alla presenza di tutte le autorità militari e civili presenti sul territorio, è stata aperta e presentata rinnovata ed in parte restituita agli antichi splendori la stupenda costruzione, esempio dell'architettura papale di quei tempi, Villa Corsini-Sarsina. La Villa nei secoli ha subito notevoli e molteplici forme d’attacco sia da parte del tempo che degli uomini, negli anni della guerra vi si stabilirono alcune famiglie anziate, che vissero in quel luogo fino agli anni sessanta, ed ora è stata restituita agli antichi splendori. Negli anni settanta la stupenda costruzione era preda del degrado e dell'abbandono, e dopo aver rischiato di essere abbattuta in quanto considerata instabile e troppo onerosa restaurarla, nel corso di un lungo processo, legato alle varie amministrazioni, sia locali sia provinciale e non ultime regionali, si è dato il via al recupero, al restauro di questo reperto della nostra storia, un pezzo delle radici italiche. La splendida costruzione esempio di casa rurale nobiliare, la “Casa delle vacanze” dei nobili, è oggi la Casa Comunale di Anzio. Le varie autorità politiche presenti sul territorio, che si sono avvicendate al microfono durante l'inaugurazione, sia delle alleanze di destra sia di sinistra si sono profuse in incensamenti per l'attività dei loro gruppi volte al recupero di Villa Corsini-Sarsina, il senatore Candido De Angelis, si è detto orgoglioso di essere lì presente ed invidioso del sindaco Luciano Bruschini a cui spettava l'onore del taglio del nastro per l'apertura ufficiale della porta, l'ha ripetuto talmente tante volte che gli astanti hanno avuto il dubbio che avrebbe gradito un invito da parte del Sindaco Bruschini per un taglio del nastro a quattro mani. Le sale rinnovate negli stucchi e negli affreschi presto adibite a sede della Sala Consiliare e degli Uffici del Comune compreso l'Ufficio del Sindaco, del Direttore Generale e di tutti i vertici Comunali, sono state arredate con gusto minimalista, forse un po' troppo moderno, visto l’ambiente in cui sono stati inseriti, troppo futuristico il mobilio e l'illuminazione una sorta di stridore tra gli affreschi barocchi, i pavimenti in cotto antico ed i mobili da ufficio in laminato e vetro, le grosse lampade in alluminio e vetro satinato che pendono dai soffitti affrescati, colpiscono gli occhi di chi guarda, ma certo si è guardato più all'utilità strumentale del gusto, ma in fondo la bellezza è negli occhi di chi guarda. C'è da far notare che la nuova Casa Comunale è stata dotata di pannelli solari e fotovoltaici, atti a sopperire, almeno in parte, al bisogno energetico della struttura, che vista la mole e le dimensioni degli ambienti si presume di notevole entità. L'inaugurazione, è stata curata nei minimi particolari, stretto il servizio d'ordine, graziose le ragazze ed i ragazzi in costumi da popolani settecenteschi, bellissime le ragazze con gli abiti nobiliari del '700, c'è da far presente che tutti i costumi sono stati realizzati dalle alunne e dagli alunni dell'Istituto d'Arte Colonna-Gatti di Anzio ed indossati dagli stessi. E' stato approntato un anche un annullo filatelico, sono state donate delle stampe agli ospiti dell'inaugurazione, è stato predisposto anche un sontuoso rinfresco, offerto dalla Pizzeria “Antico Grottino” di Anzio, per brindare alla nuova Casa Comunale ed alla vecchia Villa Corsini-Sarsina restituita a nuova vita
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