lunedì 11 marzo 2019

Nove giorni di mare di Leonardo Tardioli.



Leonardo Tardioli, è uo scrittore anziate di ventisei anni. I suoi primi articoli risalgono alla primavera del 2008, quando un suo professore gli fece scrivere il primo quasi per gioco, su un evento sportivo amatoriale organizzato da quest’ultimo. La sua passione per la scrittura è nata quel giorno, ma lui non ne era ancora consapevole. A quell’articolo ne seguirono altri due nel giro di un mese e sempre su eventi sportivi amatoriali organizzati dal suo insegnante. La prima vera collaborazione inizia dopo il diploma nel mese di settembre 2011, con un mensile d’informazione locale di Anzio. In questa esperienza Leonardo inizia a “stare sul territorio” e ad occuparsi delle vicende politiche della città di Anzio, intervistando anche alcuni interpreti come l’allora sindaco, alcuni assessori e qualche consigliere comunale sia di maggioranza sia di opposizione. La collaborazione con questa testata finisce a dicembre 2013 quando la stessa chiude i battenti. Dopo un anno e mezzo di pausa, c’è una breve collaborazione con un settimanale locale, interrotta per motivi personali e che va dal settembre all’ottobre del 2015. Le due esperienze più significative in ambito giornalistico di Leonardo Tardioli arrivano nei primi mesi del 2016, quando a gennaio inizia la collaborazione con la piattaforma di giornalismo “Blasting News” e ad aprile quella con il sito di approfondimento sportivo “Voci di Sport”. In entrambe le collaborazioni, Tardioli, tratta come argomento principale il calcio, ma da due diversi punti di vista: con “Blasting News” si occupa principalmente di cronaca degli eventi – per lo più partite di serie A e Coppa Italia – mentre per “Voci di Sport” approfondisce alcuni temi con dei focus dettagliati. I primi in tal senso, risalgono all’inizio di “Euro 2016” con l’approfondimento di due gironi del torneo. Successivamente ce ne saranno tanti altri sul campionato di serie A 2016/17. Sempre nel 2016 e precisamente a dicembre, Leonardo Tardioli inizia a scrivere “Nove giorni di mare”. Da febbraio 2017, sempre per il sito “Voci di Sport” e per esigenze di redazione, Tardioli inizia a d occuparsi di pallavolo e beach soccer, seguendo rispettivamente i play-off di volley e l’intera stagione del beach soccer dai mondiali 2017, giocati dalla fine di aprile alla prima metà di maggio di quell’anno. Al termine di questa manifestazione, Tardioli intervista l’allora commissario tecnico azzurro Massimo Agostini, il quale tra la fine degli anni ’80 e la prima metà degli anni ‘90, è stato un calciatore professionista, militando in serie A con le maglie di Cesena, Roma, Milan, Parma e Napoli e conosciuto da molti con il soprannome di “Condor”. La collaborazione con “Voci di Sport” s’interrompe nell’autunno 2017, quando la testata chiude i battenti, ma non prima di aver raccontato gli Europei 2017 di volley, giocati tra la fine di agosto e la prima metà di settembre dello stesso anno. Durante lo scorso inverno prosegue saltuariamente anche la collaborazione con “Blasting News”, che cessa definitivamente nel luglio 2018. In tutto questo arco di tempo va avanti anche la stesura di “Nove giorni di mare”, che finisce nell’autunno 2017 e capitolo dopo capitolo comincia a diventare sempre più un romanzo. Tale opera è pubblicata solo nel febbraio 2019 e attraverso il self-publishing di Amazon – unico rivenditore nel quale è disponibile – ma era stata già vicina a vedere la luce nel maggio 2018 con una casa editrice, la quale chiese “un contributo” all’autore che a sua volta rifiutò. La storia si svolge interamente in spiaggia, nell’estate 2016 ed in nove giorni. Un tempo breve, ma al tempo stesso lungo, nel quale il protagonista tornerà al mare dopo un lungo periodo e quello sarà l’inizio della sua nuova vita, dopo che un percorso di cadute lo aveva portato in un vortice di negatività e insicurezza. Saranno proprio il mare e la spiaggia e nello specifico le avventure e gli incontri che il protagonista farà in quei nove giorni, a riportarlo progressivamente alla vita vera e all’uscire definitivamente dalla “zona di comfort” sulla quale si era adagiato. La storia si racchiude capitolo dopo capitolo, quando gli eventi si incrociano e metteranno il protagonista a contatto con i propri limiti e con la scelta di superarli – e quindi di crescere e migliorare – oppure di restare fermo nel vortice in cui era prigioniero. E sarà proprio una scelta che inconsapevolmente farà assumere un certo significato al finale. In quest’opera l’autore si concentra e mette in risalto il tema del “guardare avanti”, ma non in senso filosofico, bensì reale, attraverso delle azioni pratiche e delle consapevolezze che giorno dopo giorno maturerà il protagonista: le stesse che gli faranno anche capire gli errori passati e che lo spingeranno a non ripeterli. I capitoli sono un susseguirsi di eventi, di azioni e di riflessioni che si accompagnano e inconsapevolmente, “indicano la strada” al protagonista. Nel libro sono presenti anche metafore che si riflettono nella realtà: tutto ciò riporta solo e soltanto ad un unico tema, quello di guardare avanti e imparare dai propri errori e soprattutto farlo superando i propri limiti.