martedì 24 agosto 2010

Una proposta per Anzio.

Caro Direttore,

Approfitto della consueta disponibilità della Vs. testata per lanciare una proposta che auspico potrà essere accolta ed ovviamente realizzata. La proposta riguarda la pineta del quartiere Europa. Un quartiere ad alta densità di popolazione e, per popolazione, intendo soprattutto nuclei familiari formati da genitori bambini e/o ragazzi. Un quartiere che richiede una giusta riqualificazione. Prima di arrivare al dunque, specifico, che quanto sto suggerendo andrebbe non solo a vantaggio degli abitanti di questo quartiere, ma potrebbe essere fruito ed utilizzato da tutti i bambini, giovani (anche adulti … è divertentissimo!) del ns. territorio. Questo tipo di parco, mi sembra che nell’Italia centrale ce né sia uno solo, può fungere da richiamo anche per quanti vivono nelle città o cittadine vicino a noi.

Di cosa si tratta: Della realizzazione di un PARCO AVVENTURA. Questo tipo di strutture sono molto consuete nelle località turistiche delle Dolomiti, dove, in tema di turismo, abbiamo molto da imparare.

Il PARCO AVVENTURA è un’attività che si svolge a contatto con la natura, a basso impatto ambientale, lo definisco, un modo diverso ed intelligente per divertirsi nel rispetto dell’ambiente.

IL PARCO AVVENTURA consiste in una serie di percorsi sospesi (tipo ponte tibetano) da terra secondo il livello di difficoltà. I percorsi sono, generalmente, installati su alberi ad alto fusto o, in loro mancanza, anche su pali di legno. I vari percorsi compongono il Parco nel quale gli utenti possono muoversi liberamente, precedentemente istruiti ed equipaggiati con un dispositivo di sicurezza analogo a quell’usato in alpinismo (imbracatura, moschettoni, carrucola).

In apertura ho detto da chi potrebbe essere fruito, ora penso che sia necessario, dire, altrimenti rimaniamo sempre nelle parole, parole …. e personalmente né sento troppe, da chi potrebbe essere realizzato. Non Le nascondo che sarei contenta se il nostro Comune valutasse la proposta e se né facesse carico, non entro nel dettaglio economico. Si tratta, in ogni modo, di costi sostenibili. Aggiungo, fra l’altro, che questo tipo di parchi consegue successo anche da parte d’istituti scolastici e aziende per evidenti scopi socio-formativi. Da non dimenticare la gestione del parco. Il personale deve essere formato, intendo che le persone che vi dovrebbero lavorare, essere dei giovani istruttori (opportunità di lavoro), formati appunto per poter gestire la struttura. Chiunque, bambino o adulto, per poter accedere ai percorsi dovrà seguire le spiegazioni dell’istruttore che lo informerà sulle modalità d’esecuzione del gioco in assoluta sicurezza. Come sempre cerco di fare proposte nell’auspicio che l’obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Cordialmente.

Maria Letizia Mingiacchi

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