mercoledì 22 aprile 2009

Le politiche sociali ad Anzio.

“Prima dell’estate, nell’ambito dei Piani di Zona distrettuali, contiamo di partire con l’assistenza domiciliare educativa (ADE) rivolta ai minori che si trovano in condizioni di svantaggio socio-culturale. L’innovativo servizio garantisce, in relazione ai bisogni del minore e della famiglia nel quale è inserito, un insieme di prestazioni integrate secondo piani individuali pianificati di concerto tra le diverse istituzioni territoriali come i Comuni, le ASL, le Scuole e le Associazioni del Terzo Settore”. Lo ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Anzio, Italo Colarieti, in riferimento allo stato di attuazione dei Piani Sociali di Zona, per il distretto Anzio/Nettuno, approvati dalla Giunta Comunale lo scorso mese di ottobre. Dal febbraio del 2006 è attivo il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI), rivolto agli anziani ed ai diversamente abili che hanno la necessità di prestazioni socio-sanitarie continuative nel proprio “ambiente di vita”. Ad oggi gli utenti che usufruiscono dell’ADI sono 220, ma da quando è stato attivato il servizio oltre 500 persone hanno avuto accesso agli interventi domiciliari per periodi più o meno lunghi. “Entro il 2009 – continua l’Assessore Colarieti –, attraverso il lavoro degli uffici che ringrazio per il positivo impegno profuso, intendiamo avviare il servizio di assistenza domiciliare sociale agli anziani (SAD) ed il trasporto protetto per diversamente abili e anziani con l’obiettivo di garantirgli l’autonomia con un servizio a con mezzi di trasporto adeguati”. Nell’anno in corso saranno attivati i progetti “Il Caleidoscopio” (rivolto ai giovani tra gli 8 ed i 14 anni per incentivare attività nel tempo libero e nel periodo estivo) ed “Il Faro” (rivolto alle famiglie con minori per prevenire problematiche relazionali e di comportamento). “Abbiamo la necessità – prosegue Colarieti – di realizzare la casa famiglia per diversamente abili adulti in modo da fornire risposte alle diverse richieste che continuano a pervenire dalle famiglie. Per questo abbiamo chiesto ai residenti di devolvere il 5 per mille delle prossime dichiarazioni dei redditi al Comune di Anzio. Ad oggi l’unica risposta concreta che possiamo offrire per i disabili gravi è il centro diurno <La Girandola> che però non può più accogliere nessun utente, vista l’attuale ricettività massima”. Nel Centro “La Girandola”, aperto dal 2003 in via Casal di Claudia ad Anzio, sono ospitati dieci utenti, residenti ad Anzio e Nettuno, tra i 18 ed i 65 anni con patologie gravi, che vengono assistiti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 15.30. L’attività dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Anzio non è soltanto concentrata sull’importante ruolo di capofila di distretto per i piani di zona ma, quotidianamente, gli uffici rispondono ai bisogni dei cittadini. Nel 2008 sono stati erogati 168 contributi continuativi a famiglie disagiate per un importo complessivo pari a 90.000,00 euro, 14 contributi a ragazze madri per un importo pari a 14.000,00 euro e 16 contributi a nuclei familiari con orfani per un importo pari a 37.500,00 euro. Alle forme di assistenza economica comunale si affiancano gli interventi attuati dallo Stato come l’assegno di maternità (erogati 182 assegni nel 2008), per i nuclei con più di tre figli minori (153 nel 2008) e come il bonus regionale bebè di 500 euro per i nati nel 2008. Un altro impegno importante dell’Assessorato, delegato dallo Stato, è quello relativo alla raccolta delle richieste per avere la riduzione del costo dell’energia elettrica (bonus energia). Gli uffici sono attivi già da due mesi e fino ad oggi sono state accolte e lavorate oltre 440 istanze.

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