martedì 4 ottobre 2011

Anzio: Italiano per caso, 7/10/11.


Venerdì 7 ottobre, alle 18.00, presso la Biblioteca Multimediale Comunale “Chris Cappell” sarà presentato il romanzo di Mario Contini Jr. “Italiano per caso”. Mario Contini Jr. é nato a Brasilia nel 1962. Settimo di una famiglia di dieci figli. Immigrato di ritorno: genitori italiani emigrati in Brasile all'inizio degli '50.  Laureato in Lettera all’Università CEUB de Brasilia, ha insegnato “Lingua Portoghese e Letteratura Brasiliana” in un Liceo della città. Finché ha lasciato tutto per “avventurarsi” alla ricerca delle sue origini, con la “scusa” di proseguire gli studi in Italia, si laureò in Scienze Politiche all’Università “La Sapienza” di Roma. Vive in Italia da circa vent’anni e lavora attualmente nell’ambito dell’immigrazione.  “Italiano per caso” è il suo primo romanzo pubblicato in Italia. Ha partecipato ad alcune pubblicazioni in Brasile: Antologia de Poetas de Brasília (1985); Cidade-Livre - GDF-SC / Instituto de Arte e Cultura “Cidade-Livre” (1985); Poetas Brasileiros de Hoje (1986 e 1987); Fala Satélite (1986). Attualmente lavora presso le comunità straniere presenti nella Provincia di Roma e collabora con le scuole del litorale Pontino. Nel 2004, insieme ad altri 27 cittadini rappresentanti 17 nazionalità diverse, ha fondato l’Associazione Interculturale “Pontum” con sede operativa nel Comune di Nettuno. Il suo primo romanzo “Italiano per caso” (Ed. La Riflessione) affronta il tema dell’immigrazione molto cara all’autore che ne ha vissuto sulla pelle suggestioni, ansie, sogni e speranze. Contini ha vissuto entrambi gli aspetti migratori: l’emigrazione dall’Italia dei suoi genitori e, in prima persona, emigrato dal Brasile in Italia. Gli italiano emigrati all’estero trasmettono ai loro figli quell’amore enorme, accresciuto dalla nostalgia, verso il Paese che avevano lasciato. L’autore sentiva di appartenere ad una cultura che conosceva soltanto attraverso i racconti dei suoi genitori. In antropologia, spiegano questo fatto come “il ritorno dell’eroe scomparso”: nonostante i motivi “negativi” che hanno spinto i suoi genitori, così come tanti altri italiani, a lasciare “il bel paese” e hanno trasmesso ai loro figli l’idea di una nazione che assomigliava al Paradiso in terra. Il romanzo, con cenni autobiografici, narra la storia di una famiglia sarda che emigra nel dopoguerra; racconta di Francesco che nel 1951, si trasferisce dall’Italia in Brasile dando vita ad una serie di vicende scandite da seducenti viaggi ma saldate tra loro dal miraggio di un futuro migliore e dal delicato pensiero sempre rivolto ai familiari lasciati in Italia. Era un uomo di mondo e non riuscirà per tutta la vita a dimostrare la minima inclinazione sedentaria. Così inizia la loro avventura in un Paese lontano, con la nostalgia per i parenti lasciati in Italia, ma la felicità di stare insieme e la consapevolezza di creare un nuovo futuro. “Il romanzo è la sua lotta contro l’ipocrisia che ha cancellato la memoria e la capacità d’analisi e di giudizio degli italiani; un libro per educare dunque, nato dopo anni di riflessioni e di ripensamenti, di fatiche e di contrasti causati dal difficile percorso d’integrazione in seguito al quale Contini si è messo all’opera per dare concretezza ai suoi sogni.” (Il Pontino)

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