Sono tendenziose le
notizie riportate in questi giorni da alcuni organi di stampa, in quanto il
primo appuntamento della rassegna editoriale “Libro e Moschetto. Armiamoci di
Cultura” organizzato dall’Associazione Sleipnir dove Stefano Delle Chiaie
presenterà il suo libro “L’aquila e il condor” si terrà regolarmente presso la Sala Consiliare
del Comune di Anzio. “Il sig. Del Giaccio – spiega Rodolfo Turano,
presidente dell’Associazione Sleipnir - nel suo blog, afferma che il sindaco di
Anzio, Luciano Bruschini, avrebbe negato l’autorizzazione all’utilizzo della Sala
Consiliare per la rassegna editoriale "Libro e Moschetto. Armiamoci di
cultura" creando disinformazione. Ci stupiamo – prosegue Turano - che uno strenuo assertore della cultura come
mezzo d’elevazione dello spirito si possa indignare per la concessione della
Sala Consiliare per fare Cultura e possa scrivere con falsa modestia che se non
ci fosse stato lui a vigilare sulle istituzioni repubblicane e democratiche, un
libro di storia contemporanea, edito da Sperling & Kupfer e la cui
postfazione è scritta da un giornalista non certamente con idee negazioniste e
fasciste come può essere Luca Telese, avrebbe visto la sua presentazione nella
Sala Consiliare del Comune di Anzio. Le vittime dello stragismo sono di vario
tipo e di varia natura – continua Turano - ed è obbligo considerarla
nella loro completezza, non per fare revisionismo storico, ma per scrivere la
storia sine ire et odio. Stefano Delle
Chiaie è un libero cittadino italiano, che ha dimostrato in ben 16
processi d’essere innocente da qualsiasi accusa a lui addebitata; o forse lei
conosce qualcosa che è sfuggito alla lente attenta dei giudici? Perché se
così fosse sicuramente lei si dovrebbe rivolgere alla magistratura! Signor Del
Giaccio, si ricordi che "Armiamoci di Cultura" – prosegue Turano
- rappresenta la reale portata dell’evento e lei vuole ciurlare nel manico per
non so quale scopo. Come fa ad
affermare che il Sindaco conceda sala e patrocinio per onorare una qualche
cambiale elettorale? Secondo quanto lei afferma: perché un vecchio
socialista non dovrebbe avere nulla a che fare con certa gente? Cosa vuol dire
che è fuori luogo concedere sala e patrocinio ad una presentazione del genere?
La storia è tale soltanto se scritta ripeto sine ira et odio. Ricordo per
inciso che l’ultimo Presidente del Consiglio rappresentate della dottrina
socialista dovette essere esule in terra straniera, dove morì, per poter
cercare di non scontare anni di carcere preventivo e cercare di dimostrare le
sue ragioni. La storia noi non la conosciamo e la viviamo apoditticamente – continua
Turano - e per questo abbiamo organizzato questa rassegna editoriale, dove
non abbiamo bisogno di presidi che ci bacchettino e ci ricordino i tempi in cui
forse le parti migliori dell’italianità si scontravano su temi ideologiche e
che hanno consegnato alla storia la loro portata. Noi vogliamo conoscere la storia contemporanea raccontata dai
protagonisti senza se e senza ma, e soprattutto senza tabù, con
contraltari che abbiano rappresentato e rappresentano visioni e modo di sentire
diverso dai protagonisti e per questo motivo abbiamo invitato ad essere
contraltare Ugo Maria Tassinari, che certamente non può essere definito
negazionista e fascista. Qual è – conclude Turano - la lesa maestà alle
istituzioni quando è stato concesso il patrocinio e l’utilizzo della Sala
Consiliare? Forse lei strumentalmente
vuole utilizzare questo evento culturale per attaccare la figura del Sindaco di
Anzio? Forse dovrebbe utilizzare altri argomenti se n’è a conoscenza!
Bene ha fatto il sindaco Luciano Bruschini ad ascoltare la sua coscienza di
socialista concedendoci il patrocinio e la Sala Consiliare,
perché non si può essere garantisti a senso unico. Se un evento è organizzato
dai militanti di Casa Pound, non per forza deve essere un qualcosa di deleterio
per la nostra società, perché davanti ai nostri occhi hanno raccolto e
consegnato decine e decine di cartoni di aiuti alimentari per le popolazioni
sarde colpite dall’alluvione. Queste realtà rappresentano l’animo più puro e nobile
dei cittadini che s’immedesimano nelle disgrazie d’altri cittadini italiani.
Ripetiamo la Cultura
non si contrabbanda e la stagione dell’odio la rispediamo al mittente, ed
invitiamo il sig. Del Giaccio a comunicare alle autorità competenti chi stia
organizzando il presidio di protesta contro un evento culturale”. Per
quanto riguarda il patrocinio negato dal Consiglio Regionale del Lazio e dalla
Provincia di Roma, invitiamo a rivedere le disposizioni in materia introdotte
dal “Decreto del Fare”.
Rodolfo Turano
Presidente Associazione Sleipnir
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