Si è svolta
dal 18 al 23 marzo scorso l’operazione denominata “Primavera 2013”, coordinata
a livello regionale dalla Direzione Marittima Laziale retta dal C.V. (CP)
Pietro Vella e diretta, a livello Compartimentale, dal C.V. (CP) Lorenzo
SAVARESE. Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio ha quindi
effettuato controlli mirati lungo tutta la filiera della pesca - dallo sbarco
fino al consumatore finale – battendo il litorale di giurisdizione e
spingendosi anche nei Comuni dell’entroterra. Il personale della Guardia
Costiera della città neroniana, ha rivolto la propria attenzione sul rispetto
delle norme che regolano la filiera ittica, in particolare quella a tutela del
consumatore, controllando centri di distribuzione, ristoranti, pescherie,
mercati ittici nei Comuni di Anzio, Nettuno e Velletri. L’attività di verifica,
svolta anche in mare con la
Motovedetta CP 2099 e con il GCB 89, è stata indirizzata ad
accertare che non sono stati commercializzate specie vietate, ossia di misura
inferiore a quella consentita e perpetrate possibili frodi a discapito d’ignari
consumatori. Per quanto riguarda i controlli a terra il personale militare, ha
rilevato tre violazioni alle normative vigenti in materia di tracciabilità ed
etichettatura in quanto le informazioni obbligatorie che devono accompagnare il
prodotto ittico fino alla sua vendita al consumatore finale non erano presenti
o non conformi alle norme di settore. Per quanto riguarda nello specifico i
controlli in ambito portuale, i militari hanno elevato una sanzione di € 1500
in materia di rintracciabilità del prodotto esposto alla vendita; sanzione
questa che ha anche comportato il sequestro di 10 Kg di pescato, poi avviato
alla distruzione proprio perché d’origini non certificate. Per quanto riguarda l’attività
in mare il GCB 89 ha elevato 2 sanzioni
amministrative nei confronti di due unità da pesca “pescate“ sprovviste d’alcuni
documenti di Bordo, violazioni in questo caso punite con 2 sanzioni da € 100
ognuna. In totale quindi i militari in divisa blu hanno eseguito un totale di 130
controlli, elevando sanzioni amministrative per un totale complessivo di 4032
€. L’esito delle verifiche tuttavia, vista anche l’assenza di fattispecie
penalmente rilevanti, quali la più grave frode in commercio, sta dimostrando un
sostanziale rispetto delle normative vigenti da parte degli addetti ai lavori
controllati. L’attività di controllo continuerà, come di consueto, anche nelle
prossime settimane. Si ricorda infine che, per eventuali informazioni in
materia di pesca, gli interessati potranno rivolgersi, come di consueto, all’ufficio
pesca presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio.
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