Giovedì 19 luglio, alla presenza del icesindaco di Anzio, Patrizio Placidi,
dell'Assessore all'Edilizia, Sebastiano Attoni e dal Responsabile dei
Guardiaparco della Riserva di Tor Caldara, Vittorio Castellana, è stato liberato
un esemplare di falco pecchiaiolo è stato liberato dopo le cure e la
riabilitazione nel centro recupero fauna selvatica di Tor Caldara. Si tratta di
un giovane, probabilmente in fase di dispersal post-riproduttiva, rinvenuto
lungo il litorale, fortemente debilitato e oggetto di pressante mobbing da
parte dei gabbiani. "Il falco pecchiaiolo, simile alla poiana, è un
rapace di medie dimensioni, di diffusione europea con massima distribuzione nei
paesi del nord-est. In Italia - dice l'ornitologo, Paolo Monti - la specie è
migratrice nidificante (estiva); le popolazioni Italiane, stimate oltre le 500
coppie, hanno un areale di svernamento sconosciuto, probabilmente lungo la
fascia equatoriale africana. L’alimentazione, come suggerisce il suo nome
(apivorus), è basata soprattutto di api e vespe, catturate al nido, insetti
sociali, ma non disdegna anche piccoli anfibi, rettili e micromammiferi come i
topi. E’ tipico delle zone boscate ed è capace di nidificare anche in zone con
bassa copertura forestale ad alta frammentarietà. Il falco pecchiaiolo è ancora
oggi oggetto di persecuzione illegale, soprattutto durante la migrazione sullo
stretto di Messina che, insieme al promontorio del Circeo, sono le sue rotte
preferenziali seguite negli spostamenti autunnali. Si stima che circa 1.000
individui l’anno vengano uccisi a causa del bracconaggio". Il vicesindaco
Placidi ed il Responsabile dei Guardiaparco Castellana, durante l'iniziativa,
hanno ringraziato tutto il personale impegnato all'interno della Riserva ed
hanno informato i presenti che "a breve inizieranno i lavori per migliorare le
strutture dell’area faunistica della Riserva Naturale Regionale Tor
Caldara". Un ringraziamento è stato esteso al Sig. Antonino Cortese che,
dopo aver preso atto dell'importante attività praticata nella Riserva, ha voluto
donare una voliera in legno amovibile adatta al recupero dei rapaci.
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