“Rivolgo il saluto della Città di Anzio a tutti i
presenti: autorità civili, militari e politiche, cittadini, labari,
associazioni combattentistiche e d’arma, alla Banda Musicale ed alla Corale
Polifonica, al Picchetto d’Onore ma soprattutto estendo l’abbraccio ideale
della Città di Anzio ai rappresentanti delle Forze Armate che, tutti i giorni,
operano sul territorio al servizio dei cittadini; un saluto particolare al sindaco di Nettuno,
Alessio Chiavetta ed al Generale di Corpo d’Armata, Adriano Vieceli. Oggi celebriamo
il novantaseiesimo anniversario dell’Unità Nazionale, il 4 novembre 1918,
giorno dell’Armistizio della Prima Guerra Mondiale che riportò all’Italia
Trento e Trieste rendendo compiuta l’Unità Nazionale: è la festa del compimento
del risorgimento italiano e di un popolo che ha difeso l'integrità della
Nazione e l'indipendenza della Patria, ma il 2014 è anche il centenario della
prima guerra mondiale; è passato un secolo da una guerra cruenta nella quale
hanno perso la vita milioni di persone. Tra loro anche diversi nostri
concittadini che, in occasione del 70° Anniversario dello Sbarco di Anzio,
abbiamo voluto ricordare per sempre scolpendo i loro nomi sul Monumento ai
Caduti insieme a tutti i militari ed i civili che abbiamo perso nelle due
guerre. ...."Sono pronto a
tornare in India, devo lottare per Salvatore Girone". Questa dichiarazione del marò Massimiliano Latorre, tornato
recentemente in Italia per curarsi, a mio parere è il modo migliore per
celebrare la Festa
delle Forze Armate, impegnate sul territorio nazionale a difesa della
nostra sicurezza ed in tutto il pianeta a difesa degli ideali di libertà e
democrazia. In questa frase, di Massimiliano Latorre, è racchiuso il
significato autentico della giornata di oggi. Sono questi i valori di
Patria che sono nel DNA delle nostre Forze Armate e dei circa 8.000 militari
italiani impegnati, fuori dai confini nazionali, in soccorso delle popolazioni
in difficoltà. Dobbiamo, tutti, prendere esempio dal loro coraggio e dal loro
impegno che ci deve far sentire orgogliosi di essere italiani. In questo
momento penso alle famiglie dei due marò italiani, Salvatore Girone e Massimo
Latorre che, ormai da quasi tre anni, sono vergognosamente detenuti in India. Siamo
vicini a questi ragazzi ed auspichiamo tutti che il Governo trovi rapidamente
una soluzione definitiva. Lo dobbiamo a loro, ma anche all'onore delle nostre
Forze Armate, che rappresentano la parte migliore della nostra Italia che un
esempio da seguire per tutti noi. Viva le Forze Armate, Viva Anzio, Viva
l’Italia".
martedì 4 novembre 2014
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