In mostra ad Anzio, all’interno della Sala delle Conchiglie di Villa Adele – Museo Civico Archeologico, saranno esposte le “importanti” tele che ricollegano il viaggio che, a partire dal Seicento sino ai nostri giorni, continuamente ha portato viaggiatori, turisti, artisti e scrittori visitare e soggiornare presso i luoghi intorno a Roma come il litorale ed i Castelli Romani. La mostra, curata dal professor Clemente Marigliani , sarà inaugurata venerdì 3 aprile, alle ore 18.00, alla presenza del sindaco di Anzio, Luciano Bruschini e dell’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo, Umberto Succi. Nella Sala delle Conchiglie cittadini e turisti potranno ammirare le tele che provengono dalla collezione di Palazzo Chigi - Ariccia donate da Fabrizio, Giuliano e Ilaria Lemme e riguardano maestri quali: Francesco Fernandi detto “L’Imperiali” (1697-1740) Francesco Mancini (1697-1758), Antonio David (1680-1737) e Ermenegildo Costantini (1731-1791). Inoltre saranno esposti quadri provenienti da collezioni private con opere di pittori quali: Gasparre Van Wittel (1652 ca.-1736), Roberto Hubert (1733-1808), August Heinrich Riedel (1799-1883), Rudolf Auguste Wilhelm Lehmann (1819-1905), Camille Saglio (1804-1889) e tanti altri noti artisti. La mostra sarà aperta al pubblico, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00, dal 4 al 19 aprile. Per informazioni Assessorato alla Cultura 0698499472/473. “Con la mostra – ha scritto il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini , nella presentazione della Mostra – intendiamo continuare a proporre la politica turistico-culturale intrapresa con gli eventi a carattere archeologico come <La Fanciulla di Anzio (2002)>, <La Venere di Anzio (2004)>, . L’organizzazione di questa mostra è stata resa possibile, oltre che dalle ricerche del prof. Marigliani, dalla cortese disponibilità del Museo del Barocco Romano di Palazzo Chigi di Ariccia anche dalla gentilezza di numerosi collezionisti privati che, con i loro prestiti, hanno consentito la realizzazione dell’evento”. Già dal Medioevo l’Italia era attraversata da pellegrini che avevano come meta prediletta la città di Roma. I Mirabilia urbis costituiscono il primordiale tentativo di rappresentare la topografia di Roma. A partire dalla seconda metà del Cinquecento con un viaggiatore d’eccezione quale Micheld de Montainge i contenuti del viaggio rivestivano un carattere di approfondimento e di conoscenza in cui «l’anima vi si esercita continuamente a notare le cose sconosciute e nuove». A partire da quel momento, in misura crescente durante il Seicento, ma soprattutto il Settecento e la prima metà dell’Ottocento, il viaggio a Roma e dintorni assume un valore alto per la cultura, valore per il quale si accettavano anche i rischi e le scomodità che a quel tempo comportava il viaggiare. “La mostra - dice il professor Clemente Marigliani - vuole portare un contributo allo studio del viaggio fuori porta, ad Anzio, ai Castelli e sul Litorale, con noti pittori che ne fissarono, nel tempo, le sfavillanti immagini. Oltre che numerosi oli, molti dei quali inediti, sarà esposta anche una straordinaria selezione di incisioni di grandi autori quali: Giovanni Battista Falda (1643-1678), Giuseppe Vasi (1720-1782), Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), Paolo Sandby (1725-1809) e Giorgio Abramo Hackert (1737-1807). L’ultima sezione della mostra contiene una rappresentanza di oli dei XXV della Campagna Romana e le prime romantiche foto della Campagna, ultima testimonianza di un mondo che scompariva”.
martedì 24 marzo 2009
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