La foto che vedete è stata
scattata ad Anzio, mercoledì 25 settembre, alle 13.16: Sono riapparse queste strane
scie, nei cieli di Anzio e Nettuno. Molti cittadini si preoccupano e sono
allarmati per le conseguenze che potrebbero avere sulla popolazione, a seguito
di quanto detto da molti esperti. Le analisi chimiche condotte hanno accertato
la presenza delle seguenti sostanze: bario (proprietà igroscopiche, ossia
assorbe l’umidità dell’atmosfera), alluminio (proprietà riflettenti: le
particelle di alluminio, riverberando la luce solare, sono funzionali
all’operazione denominata “copertura”, che consiste in una diminuzione
dell’irraggiamento solare col fine di compromettere la fotosintesi
clorofilliana, con gravi danni per gli ecosistemi e l’agricoltura). Sono state
rintracciati anche altri elementi e composti: torio e cesio radioattivi, rame,
titanio, silicio, litio, cobalto (scie azzurre?), piombo (scie nere?), etilene
dibromide o dibromuro (un insetticida molto tossico ufficialmente bandito
dall’E.P.A. l’Agenzia per la protezione dell’ambiente negli Stati Uniti). Sono
stati pure rintracciati agenti patogeni, come pseudomonas aeruginosa,
pseudomonas fluorescens, serratia marcescens, streptomiceti, virus, viron,
ossia virus modificati geneticamente. Per terminare le scie chimiche causano
varie patologie. Una sindrome causata dalle scie chimiche è il Morgellons, un
terribile morbo che si manifesta con fibre di materiali sintetici che
fuoriescono dalla pelle. Si spera che le autorità locali riescano a tranquillizzare,
con delle spiegazioni plausibili, se Anzio, Nettuno e tutto il litorale romano
rischia un aumento delle malattie polmonari e cancerogene.
mercoledì 2 ottobre 2013
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