Le preoccupazioni di Sinistra Ecologia e Libertà per i
lavori riguardanti, la realizzazione della barriera “di protezione” dei resti
dell’antico Porto Neroniano di Anzio da parte dell’ARDIS, che l’ha a sua volta commissionata all’ICEM
S.r.l. di Minturno, approdano in
Consiglio Regionale con un’interrogazione del capogruppo di SEL, Gino De Paolis
indirizzata al Presidente Nicola Zingaretti e all’Assessore competente. “Con quest’atto – spiega Maurizio
Mariani, coordinatore SEL Anzio – chiediamo
chiarimenti in merito alla costruzione di un’opera a forte impatto ambientale,
realizzata con l’esclusione del procedimento di Valutazione di Impatto
Ambientale, che sta suscitando forti perplessità e preoccupazione da parte dei
cittadini e dei turisti anziati che hanno subito la presenza di questo
manufatto in calcestruzzo insistente sui ruderi, di grande valore archeologico,
del Porto Neroniano e dell’antistante Villa Imperiale. Come SEL – prosegue
il capogruppo in Regione, De Paolis – chiediamo
la tutela e la valorizzazione di un’area di straordinaria importanza storico-culturale
e che ogni intervento, da parte delle istituzioni, che va ad impattare sulla
zona vede il pieno coinvolgimento dei cittadini di Anzio e di tutti coloro che
fruiscono della bellezza di questo tratto di litorale”. Numerose ed
articolate le richieste contenute nell’interrogazione urgente a risposta
scritta inoltrata da SEL. S’inizia con la domanda di chiarimenti sulla “effettiva utilità di tali lavori, sulle
prescritte autorizzazioni ambientali, sulle modalità d’affidamento da parte
dell’ARDIS dell’esecuzione dei lavori alla ditta ICEM s.r.l. di Minturno” per
proseguire con la richiesta di “accedere agli atti
della
Sovrintendenza alle Belle Arti che hanno permesso che tali lavori potessero
essere realizzati”. La domanda di SEL
continua chiedendo di “verificare se
l’opera, la cui esecuzione è stata avviata a ridosso dei ruderi (e insistente,
sembra, direttamente sopra di quelli dell’antica darsena romana insabbiata
sott’acqua nei pressi dell’attuale riva) è stata progettata ed eseguita
rispettando i vincoli e le indicazioni dettate dal Piano Territoriale
Paesaggistico adottato dalla Regione Lazio”, e termina esprimendo la
necessità di “sapere se sono stati
elaborati o richiesti dall’ARDIS progetti e preventivi diversi tra i quali
poter scegliere quello a minor impatto ambientale e paesaggistico, visto l’alto
valore storico, artistico ed archeologico dell’area in questione”.
Gino De Paolis - capogruppo SEL alla Regione Lazio
Maurizio Mariani - coordinatore SEL Anzio
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