mercoledì 2 ottobre 2013

Scie chimiche.



La foto che vedete è stata scattata ad Anzio, mercoledì 25 settembre, alle 13.16: Sono riapparse queste strane scie, nei cieli di Anzio e Nettuno. Molti cittadini si preoccupano e sono allarmati per le conseguenze che potrebbero avere sulla popolazione, a seguito di quanto detto da molti esperti. Le analisi chimiche condotte hanno accertato la presenza delle seguenti sostanze: bario (proprietà igroscopiche, ossia assorbe l’umidità dell’atmosfera), alluminio (proprietà riflettenti: le particelle di alluminio, riverberando la luce solare, sono funzionali all’operazione denominata “copertura”, che consiste in una diminuzione dell’irraggiamento solare col fine di compromettere la fotosintesi clorofilliana, con gravi danni per gli ecosistemi e l’agricoltura). Sono state rintracciati anche altri elementi e composti: torio e cesio radioattivi, rame, titanio, silicio, litio, cobalto (scie azzurre?), piombo (scie nere?), etilene dibromide o dibromuro (un insetticida molto tossico ufficialmente bandito dall’E.P.A. l’Agenzia per la protezione dell’ambiente negli Stati Uniti). Sono stati pure rintracciati agenti patogeni, come pseudomonas aeruginosa, pseudomonas fluorescens, serratia marcescens, streptomiceti, virus, viron, ossia virus modificati geneticamente. Per terminare le scie chimiche causano varie patologie. Una sindrome causata dalle scie chimiche è il Morgellons, un terribile morbo che si manifesta con fibre di materiali sintetici che fuoriescono dalla pelle. Si spera che le autorità locali riescano a tranquillizzare, con delle spiegazioni plausibili, se Anzio, Nettuno e tutto il litorale romano rischia un aumento delle malattie polmonari e cancerogene.

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