Geoffrey Smith, Veterano britannico dello Sbarco
degli Alleati ad Anzio, da venerdì 29 maggio, riposa insieme ai suoi compagni
che persero la vita a bordo dell'incrociatore Spartan affondato, all'ingresso
del Porto Innocenziano, il 29 gennaio 1944 durante l'operazione Shingle. Il
Sindaco di Anzio, ha accolto una delegazione di familiari del veterano Smith,
che si era spento lo scorso anno alla vigilia delle Celebrazioni per il 70°
Anniversario dello Sbarco di Anzio, guidata dalla figlia Chrissy Smith e con
loro, dal porto, si è imbarcato per raggiungere il punto esatto dove
l'incrociatore Spartan è stato affondato. Alla commovente
commemorazione, nel mare di Capo d'Anzio, erano presenti una ventina di
familiari del veterano (con anche il pronipote di pochi mesi), rappresentanti
dell'Ambasciata Britannica, il Presidente del Museo dello Sbarco, Patrizio
Colantuono ed il Presidente della Capo d'Anzio. Chrissy Smith, a bordo
dell'imbarcazione, commossa ha preso la parola per ricordare suo padre che
aveva espresso il desiderio di riposare insieme ai suoi compagni che
affondarono con lo Spartan "Mio padre amava Anzio ed ogni anno
partecipava alle celebrazioni dello Sbarco per ricordare quei momenti
drammatici ed i suoi compagni che persero la vita durante l'operazione Shingle.
Sia fatta la sua volontà, oggi le sue ceneri sono nel mare di Anzio". Il
sindaco Bruschini, anche lui commosso, ha ricordato Smith "come un eroe
che è venuto ad Anzio, insieme a migliaia di ragazzi, per restituire all'Italia
la Libertà e la Democrazia. La sua
volontà è motivo d'orgoglio per la nostra città e Geoffrey Smith sarà ricordato
sempre nei nostri cuori ed in tutti i cuori dei cittadini di Anzio". Al
rientro in porto la delegazione britannica si è recata ai piedi della targa
dedicata allo Spartan dove Chrissy, seguendo sempre la volontà di suo padre, ha
donato al sindaco Bruschini un ricordo che il veterano aveva fatto preparare
pochi giorni prima di perdere la vita. "Considerava Anzio la sua
seconda casa", ha affermato Chrissy Smith, rivolgendosi al Sindaco,
prima di concludere la commemorazione con un lungo abbraccio comune. “Torno
ad Anzio per deporre una corona su quel tratto di mare - amava ripetere Geoffrey
Smith - dove s’inabissò la mia nave e dove perirono tanti giovani
compagni d’arme. E’ un impegno preso con gli altri sette superstiti viventi
dello ‘Spartan’ ed è un tributo che vengo a pagare”. Oggi Geoffrey Smith ha
raggiunto per sempre i suoi compagni e riposa con loro.
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