giovedì 16 gennaio 2014

Convegno sulla mediazione: Conciliare conviene, litigare molto meno.



Una lezione giuridica dal contenuto veramente interessante si è svolta nella mattinata di sabato 11 gennaio presso la Sala Consiliare del Comune di Anzio, alla presenza di un pubblico attento e propositivo particolarmente coinvolto nella trattazione degli argomenti. Il convegno, organizzato dalla Dott.ssa Alessandra Mei, (mediatrice civile e commerciale accreditata presso Ar-net e ANPAR; praticante avvocato abilitato del Foro di Velletri) ha trattato il ruolo del “mediatore” come professionista, qualificato e terzo che aiuti le parti in conflitto a comporre una controversia. Il mediatore aiuta le parti a trovare un accordo amichevole che soddisfa entrambe per la composizione di una controversia. Il compito principale del mediatore (organismo pubblico o privato controllato dal Ministero della Giustizia) è quello di condurre le parti all’accordo amichevole, assistendole nel confronto e rimuovendo ogni ostacolo che può impedire il raggiungimento di una soluzione condivisa. Il mediatore, quindi, non ha alcun potere di emettere soluzioni vincolanti per le parti, ma si limita a gestire i tempi e le fasi della stessa, lasciando alle parti coinvolte il controllo sul contenuto dell'accordo finale. L’accordo, essendo un contratto, soggiace alle regole di questi ultimi dettate dal codice civile e dunque l’unico limite che ha è che il suo contenuto non deve essere contrario a norme imperative, all’ordine pubblico e al buon costume. Si è spiegato, ad un pubblico attento, come il legislatore abbia compiuto lo sforzo di trovare “modi alternativi di risolvere una lite in materia civile, commerciale e familiare in modo dignitoso e intelligente con un rilevante risparmio di tempo, denaro ed energia grazie alla professionalità del mediatore”. Il Prof. Marcello Severoni (sociologo, criminologo e mediatore familiare), l’Avv. Roberta Rosatelli del Foro di Velletri (matrimonialista – civilista) e la Dott.ssa Alessandra Mei hanno dimostrato come questi strumenti possono essere vicini al cittadino per risolvere diverse e variegate questioni, legate non solo alla sfera civile ma soprattutto a quella personale. “Uno strumento innovativo, di portata generale, che consente alle parti di sentirsi correttamente indirizzate da un professionista per la ricerca di un accordo quanto più soddisfacente e risolutivo. – ha affermato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Anzio Roberta Cafà - Il linguaggio giuridico, sempre più complesso, pone i cittadini in grande difficoltà e la possibilità di sentirsi ascoltato, compreso, tutelato e guidato da professionisti come loro, oggi è un’opportunità che garantisce il vivere civile. Solo creando queste condizioni sì più sperare in una società più serena, meno competitiva e soprattutto, meno conflittuale”. L’Assessore Cafà ha – inoltre – proposto di creare una rete di collaborazione tra professionisti legali che, in forma assolutamente volontaria, potrebbe offrire alle parti offese uno sportello di orientamento ed ascolto ad un’utenza che ricerca il percorso più utile ed efficace oltre che vantaggioso. Altro aspetto sul quale i relatori sì sino soffermati è la rapidità della mediazione che deve necessariamente terminarsi entro 3 mesi dall’avvio della stessa (m. civile e commerciale) e circa 4 /6 mesi (m. familiare). Peraltro, un procedimento che si chiude in tempi così brevi, come spiegato dall’Avv. Roberta Rosatelli e dalla Dott.ssa Mei, comporta anche un risparmio di denaro e stress dove non necessariamente peraltro le parti devono interrompere i loro rapporti (commerciali). Inoltre, litigare non giova alla salute oltre che al portafoglio e - se a suggerirlo è proprio un Avvocato – tanto di cappello!

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