Una lezione giuridica dal
contenuto veramente interessante si è svolta nella mattinata di sabato 11 gennaio
presso la Sala
Consiliare del Comune di Anzio, alla presenza di un pubblico
attento e propositivo particolarmente coinvolto nella trattazione degli
argomenti. Il convegno, organizzato dalla Dott.ssa Alessandra Mei, (mediatrice
civile e commerciale accreditata presso Ar-net e ANPAR; praticante avvocato
abilitato del Foro di Velletri) ha trattato il ruolo del “mediatore” come
professionista, qualificato e terzo che aiuti le parti in conflitto a comporre
una controversia. Il mediatore aiuta le parti a trovare un accordo amichevole che
soddisfa entrambe per la composizione di una controversia. Il compito
principale del mediatore (organismo pubblico o privato controllato dal
Ministero della Giustizia) è quello di condurre le parti all’accordo
amichevole, assistendole nel confronto e rimuovendo ogni ostacolo che può
impedire il raggiungimento di una soluzione condivisa. Il mediatore, quindi,
non ha alcun potere di emettere soluzioni vincolanti per le parti, ma si limita
a gestire i tempi e le fasi della stessa, lasciando alle parti coinvolte il
controllo sul contenuto dell'accordo finale. L’accordo, essendo un contratto,
soggiace alle regole di questi ultimi dettate dal codice civile e dunque
l’unico limite che ha è che il suo contenuto non deve essere contrario a norme
imperative, all’ordine pubblico e al buon costume. Si è spiegato, ad un
pubblico attento, come il legislatore abbia compiuto lo sforzo di trovare “modi
alternativi di risolvere una lite in materia civile, commerciale e familiare in
modo dignitoso e intelligente con un rilevante risparmio di tempo, denaro ed
energia grazie alla professionalità del mediatore”. Il Prof. Marcello Severoni (sociologo,
criminologo e mediatore familiare), l’Avv. Roberta Rosatelli del Foro di
Velletri (matrimonialista – civilista) e la Dott.ssa Alessandra
Mei hanno dimostrato come questi strumenti possono essere vicini al cittadino
per risolvere diverse e variegate questioni, legate non solo alla sfera civile
ma soprattutto a quella personale. “Uno strumento
innovativo, di portata generale, che consente alle parti di sentirsi
correttamente indirizzate da un professionista per la ricerca di un accordo
quanto più soddisfacente e risolutivo.
– ha affermato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Anzio Roberta
Cafà - Il linguaggio giuridico, sempre
più complesso, pone i cittadini in grande difficoltà e la possibilità di
sentirsi ascoltato, compreso, tutelato e guidato da professionisti come loro,
oggi è un’opportunità che garantisce il vivere civile. Solo creando queste
condizioni sì più sperare in una società più serena, meno competitiva e
soprattutto, meno conflittuale”. L’Assessore Cafà ha – inoltre – proposto
di creare una rete di collaborazione tra professionisti legali che, in forma
assolutamente volontaria, potrebbe offrire alle parti offese uno sportello di
orientamento ed ascolto ad un’utenza che ricerca il percorso più utile ed
efficace oltre che vantaggioso. Altro aspetto sul quale i relatori sì sino
soffermati è la rapidità della mediazione
che deve necessariamente terminarsi entro 3 mesi dall’avvio della stessa (m.
civile e commerciale) e circa 4 /6 mesi (m. familiare). Peraltro, un
procedimento che si chiude in tempi così brevi, come spiegato dall’Avv. Roberta
Rosatelli e dalla Dott.ssa Mei, comporta anche un risparmio di denaro e stress
dove non necessariamente peraltro le parti devono interrompere i loro rapporti
(commerciali). Inoltre, litigare non giova alla salute oltre che al portafoglio
e - se a suggerirlo è proprio un Avvocato – tanto di cappello!
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