Con la Determinazione
Dirigenziale n. 581 dell’11/10/2012 il Comune di Anzio ha
affidato alla Ass. Nazionale “Carabinieri in congedo”- della sezione di
Anzio/Nettuno il servizio di vigilanza presso tutte le sedi di scuola
secondaria di primo grado. Pare che il servizio sarà eseguito negli orari di
entrata e di uscita dalle scuole, assicurando quotidianamente anche un
operatore sul bus di trasporto pubblico locale per il tragitto compreso tra il
“Quartiere Europa” e l’Istituto Scolastico “Falcone” nel Plesso di Via
Ambrosini. Il fenomeno del bullismo, purtroppo, non può stimolare l’attenzione
di un apparato Comunale solo attraverso una Determinazione Dirigenziale; dove
sono gli studi sul fenomeno e le indicazioni sulla trattazione di questo tema
da parte degli istituti scolastici? In altre realtà territoriali ci sono tavoli
tecnici permanenti attivati con i professionisti preposti alla prevenzione
sociale, e richieste di collaborazioni con gli enti e le associazioni attente a
questo tema. Il Bullismo è un problema che deve essere affrontato all’interno
dei gruppi classe e delle scuole stesse e ciò significherebbe investire qualche
soldo sull’intervento sociale fatto in modo serio, cosa che l’amministrazione
di Anzio ha abbandonato ormai da tempo. Non esiste un progetto di prevenzione
né per il bullismo né per qualunque problematica riferibile al disagio
adolescenziale, eppure i giovani hanno bisogno di essere supportati in
qualunque modo con politiche serie proiettate sul medio e lungo periodo. Se poi
a tutto questo aggiungiamo che, puntualmente, quando c’è la possibilità di
accedere a risorse offerte dalla Provincia e dalla Regione (fondi Unione
Europea) in materia di prevenzione adolescenziale non sono presentati progetti
idonei per la mancanza di studi seri sul disagio, allora la situazione diventa
veramente complicata. Eppure di episodi gravi ce ne sono stati, come
l’aggressione ad una studentessa dell’Istituto Alberghiero di Anzio soccorsa
dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato che hanno poi identificato
le due compagne, segnalando il caso al dirigente scolastico. Questo è solo l’ultimo episodio di violenza
tra ragazzi ed ormai un minore su tre (dati del Telefono Azzurro) dichiara di
aver subito traumi fisici ed emozionali. Non serve quindi una parvenza di
vigilanza fatta all’esterno delle scuole o sui mezzi di trasporto pubblici ma è
necessario indirizzare seriamente l’attenzione verso le cause legate al
bullismo ed al disagio adolescenziale che hanno radici profonde incardinate
nella situazione socio-territoriale di Anzio e Nettuno. In ogni caso si segnala
il progetto “Scuole Sicure” della Questura di Roma incentrato in particolare
sul tema del Bullismo. Le scuole interessate possono contattare il referente
del Commissariato della Polizia di Stato di Anzio al numero 069867091 o
direttamente l’Ufficio Coordinamento e Pianificazione della Questura di Roma al
numero 0646862820 oppure tramite Email a: questura.upgspuap.rm@poliziadistato.it.
Per prevenire
il Bullismo bisogna comunicare con i ragazzi. È fondamentale stimolare gli
insegnanti ad attivarsi per individuare in tempo l’insorgere del fenomeno e
arrestarlo prima che sortisca i suoi effetti, attraverso il dialogo e la
comprensione. La scuola riveste un’innegabile funzione di formazione e
socializzazione per i bambini e gli adolescenti: gli insegnanti contribuiscono
in maniera importante alla costruzione dell’autostima dei ragazzi, ed alla
sperimentazione delle loro prime relazioni sociali. Palestra per la vita la
scuola è il luogo privilegiato per interventi a carattere preventivo volti a
costruire una cultura del rispetto e della solidarietà tra gli alunni.
L’obiettivo è la creazione di un sistema di relazioni il più possibile
paritetico ed egualitario tra gli studenti, finalizzato a esorcizzare
l’insorgenza di fenomeni di prevaricazione e subordinazione dei più deboli.
Soprattutto nei casi di bullismo è fondamentale che l’intervento sia precoce,
al fine di modificare per tempo i comportamenti inadeguati, mentre risulta meno
valevole agire sulla psicopatologia ormai conclamata. L’azione preventiva deve
essere rivolta a tutti gli alunni e non direttamente ai possibili bulli,
poiché, al fine di un cambiamento duraturo e generalizzato, risulta più
efficace agire sulla comunità che sul singolo. Il potenziale bullo non è
motivato al cambiamento in quanto le sue azioni non sono percepite da lui come
un problema. Anche l’intervento diretto sulla vittima, pur efficace a fini
individuali, non lo è per quanto riguarda la riduzione del fenomeno: la preda
cesserà d’essere tale e il bullo ne cercherà presto un’altra con le stesse
caratteristiche. Per scongiurare lo sviluppo del fenomeno i docenti possono:
- Affrontare in classe l’argomento con rilevazioni e discussioni;
- Controllare gli spazi e i momenti meno strutturati;
- Collaborare con alunni e genitori per rendere palesi le potenziali situazioni di prepotenza e per cercare soluzioni ai conflitti sottostanti;
- Promuovere la comunicazione trovando il giusto equilibrio tra fermezza, comprensione e sostegno.
Per prima
cosa è basilare l’ascolto: I segnali di rivolta dei ragazzi non vanno repressi
sul nascere ma raccolti e analizzati come stimoli per un cambiamento. Per
questo è molto importante stimolare e favorire il dialogo in un clima di
chiarezza e serenità che risulti il meno punitivo e colpevolizzante possibile.
In secondo luogo gli insegnanti devono porsi come modello comportamentale per i
propri alunni mostrando loro come gestire in modo maturo ed equilibrato le loro
relazioni sociali. Questo non significa fare le veci dei genitori, semmai vuol
dire integrare la loro azione mettendo di fronte al ragazzo altre figure adulte
a cui appoggiarsi e a cui fare riferimento in caso di bisogno. È fondamentale
inoltre una collaborazione stretta e costante con le famiglie per far capire ai
genitori che i loro figli possono assumere atteggiamenti diversi secondo
l’ambiente in cui si trovano. Comunicazione e dialogo quindi: solo così i
piccoli bulli crescono e cambiano. Per essere informati sulle prossime
iniziative: www.meetup.com/I-Grilli-Portodanzesi
- www.5stelleanzio.tk –
www.anziocinquestelle.it - gruppo facebook - ufficiostampa.anzio5stelle@gmail.com
- 3394438448.
Ciro
Nutello – M5S Anzio
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