Dallo scorso 3 ottobre ha avuto termine il periodo di fermo pesca e la Guardia Costiera di
Anzio, coordinata dal Tenente di vascello Luigi VINCENTI, ha avviato una
campagna di contrasto al fenomeno della pesca illegale sottocosta; una maggiore
attenzione peraltro richiesta proprio dagli stessi operatori del settore nel
recente incontro svoltosi presso la sede del Circomare Anziate nel mese di settembre. Nella giornata del 10 ottobre, la Motovedetta CP 2099, durante una mirata attività di
pattugliamento nell’area di giurisdizione del Circomare Neroniano, competente
per i comuni di Anzio e Nettuno, ha individuato un peschereccio della locale
marineria intento a praticare la pesca sotto costa, come noto, vietata per tutte
le unità a strascico al di sotto delle 3 miglia di distanza dalla
costa. Salata
la sanzione per il comandante dell’unità e per il titolare della licenza (che in
alcuni casi posso coincidere). Infatti la normativa di settore prevede per tali
casi una sanzione amministrativa di € 4.000, il sequestro
dell’attrezzo e l’applicazione di una sanzione accessoria consistente
nell’attribuzione di sei punti al comandante del’unità e sulla licenza di
pesca. La
nuova normativa di settore infatti oltre ad inasprire le sanzioni ha previsto un
sistema a punti che prevede la sospensione dell’attività di pesca da parte del
comandante dell’unità per un periodo di 15 giorni al raggiungimento dei 18
punti, fino ad arrivare alla revoca della licenza di pesca una volta raggiunti i
90 punti.La
Guardia Costiera di Anzio coglie l’occasione per sensibilizzare gli operatori
del settore sulla necessità di osservare le normative vigenti, in particolar
modo con riguardo a limiti e divieti e rende noto che l’attività di
controllo lungo le coste di competenza proseguirà anche nei prossimi giorni.
Giova ancora una volta ricordare il notevole impatto ambientale che scaturisce
dalle attività di pesca svolte sottocosta, che pregiudicano il normale
ripopolamento delle specie ittiche nel loro stato giovanile, minando così, al
contempo, la possibilità di pesca futura a danno di chi invece rispetta le
regole.
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