La draga partita da La Spezia è arrivata nel porto
di Anzio. L’intervento di dragaggio che prevede di prelevare un quantitativo di
80.000 m3 dall’ingresso del Porto di Anzio per essere poi conferita
nel tratto di spiaggia tra Tor Caldara e Capo d’Anzio è prossimo all’avvio. L’intervento
durerà complessivamente fino alla fine di giugno (salvo eventuali proroghe
dovute alle avverse condizioni meteo marine). Per consentire alla draga di
mettersi subito all’opera il Comandante del Porto di Anzio ha già emanato dal 3
maggio 2015 l’ordinanza di sicurezza, prevedendo la possibilità per il mezzo di
lavorare nell’arco delle 24 ore anche nei fine settimana. Tutto pronto quindi,
sperando che le condizioni meteo marine saranno favorevoli e consentano alla
draga di operare con la massima celerità e frequenza possibile per portare al
termine i lavori quanto prima. Il mezzo individuato per consentire di
ripristinare nella sua interezza la fruibilità del canale d’accesso al porto di
Anzio - anche grazie alle ripetute sollecitazioni dell’Ufficio Circondariale
Marittimo di Anzio, che si era fatto in più occasioni portavoce, verso la Regione Lazio, delle
esigenze dell’utenza portuale Anziate - ha una lunghezza di 80 m. ed ha una
portata di 2500 m3 circa per singolo carico. Pertanto, con un mezzo
del genere non dovrebbe essere difficile liberare celermente dalle sabbie almeno
il punto più critico del canale. Al fine di consentire l’ordinato e sicuro
svolgimento dei traffici e della navigazione nell’ordinanza adottata
dall’Ufficio Circondariale Marittimo è prescritto, tra l’altro, a tutte le unità
di “navigare a lentissimo moto,
mantenendo la minima velocità di manovra e con la massima cautela; assicurare
ascolto radio permanente sui canali 16 e
13 VHF; tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo effossorio operante,
avendo cura di coordinarsi preventivamente con il Comando di bordo della
M/draga su canale 13 VHF e/o con la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale
Marittimo di Anzio, su canale 16 VHF, prima di intraprendere la manovra di
accesso/uscita consentendo, ove ne ricorressero le condizioni, la temporanea
sospensione delle operazioni e lo spostamento del mezzo effossorio; manovrare
secondo quanto previsto dal vigente “Regolamento per prevenire gli abbordi in
mare” evitando, per quanto possibile, la creazione di moto ondoso che possa
arrecare disturbo alle operazioni in corso, valutando l’eventuale adozione di
misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di
prevenire situazioni di potenziale pericolo; prestare massima attenzione a
tutti i segnali, ottici e/o sonori che provengono dalle unità impegnate nei
lavori; Nessuna manovra lungo il canale
di accesso potrà quindi essere intrapresa, se non sarà preventivamente
accertata la fruibilità dello stesso”. L’intervento previsto dall’Ardis
per finalità di difesa della costa mediante il prelevamento delle sabbie
dell’avamporto di Anzio permetterà di allargare in ampiezza il canale di
accesso ed approfondire il pescaggio, in modo che anche la stagione estiva
2015, oramai in fase di avvio, possa trascorrere con maggiori garanzie per i
fruitori dello scalo Anziate e gli stessi operatori. Tale intervento si
aggiunge a quello in somma urgenza dello scorso anno ed ancora a quello di due
anni fa, quest’ultimo sempre fatto dall’Ardis. Terminato l’intervento sarà necessario prevedere sin da subito l’avvio di un
percorso affinché il canale d’accesso al porto sia manutenuto regolarmente, al
fine di evitare in futuro, il ripresentarsi del problema insabbiamento.
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