Ad una copia bronzea del
“Mercurio volante”, di Jean de
Boulogne, detto Giambologna, fanno corona i più grandi. Secolari
residui della macchia mediterranea che avvolgeva, “ad illo tempore”, Capo
d’Anzio, facenti parte del più vasto parco di Villa Adele, smembrato agli inizi
del’900, dal taglio di Viale Paolini e dalla colonizzazione urbana. Villa
Zitelli, in pratica a due passi dalla piazza centrale di Anzio, si può definire
anche “Villa delle anfore” o, durante la loro piena fioritura “Villa dei
glicini e dei gerani” che s’annunciano già dall’ingresso e ne caratterizzano
l’immagine più immediata insieme con le palme delle Canarie ed agli elci; anche
se rimane difficile una ripresa d’insieme, la villa evidenzia una raffinata e,
nello stesso tempo, sobria eleganza che la fa inserire di diritto nel novero
delle ville del primo novecento.
L’architetto, mentre ci obbliga a soffermarci su quei particolari che si
vanno discoprendo riesce a contemperare e stilizzare alle moderne evocazioni
seicentesche, di maniera, con tensioni classicistiche. Su di un paramento
murario liscio s’inscrivono finestrature ad arco spezzato con protome a tutto
rilievo, monotono con lesene toscane o frontonate con concio in chiave e, come
prese di luce, pur in stile quelle di sottogronda. In alto la scritta con
riferimento ai classici, ed in una nicchia una statua femminile offerente; sul
portone d’ingresso uno scudo araldico su cornucopie con le iniziali del nuovo
proprietario “T.O.”: una stilizzazione di sapore deco. Tra i rari reperti, di
un gruppo scultoreo ai piedi di una statua con tartaruga un’accurata
acconciatura ed un particolare di capitello ionico. Si potevano ammirare
pitture murarie di Pasciuti; ristrutturata dall’arch. Mastrella, l’interno
s’avvale di magnifici lavori dell’artista Tinello, magico interprete del
“trompe d’oeil”. Il tipo di trattamento cromatico è noto come “color
dell’aria”, quando i profili facilmente di perdono appunto in dissolvenze
atmosferiche, complice il colore ceruleo del cielo. L’avv. Giuseppe Zitelli,
rappresentante laico della “Commissione pontificia per le cause di
canonizzazione”, aveva effettivamente aperto ai più la sua casa, come recita il
motto dell’architrave d’ingresso; assidui frequentatori della sua villa erano
l’avv. Guidi, la marchesa Rappini, la contessa Brunori e la famiglia Ajmone
Cat. (Notizie tratte da “I profumi ed i
colori della villeggiatura elegante” di Cesare Puccillo, edizioni Centro Studi
Anziatini – Centro Studi Neptunia. Foto Borgato).
sabato 16 novembre 2013
Alla scoperta di Villa Zitelli ad Anzio.
Ubicazione:
Viale Claudio Paolini, 5, 00042 Anzio RM, Italia
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