domenica 6 luglio 2008

Il Paradiso sul Mare


Nel 1919 Giuseppe Polli ideò la costruzione del casinò, il Paradiso sul mare, con grandi e luminose sale in luogo del tempio e tappeti verdi in luogo di are. La costruzione fu affidata all'architetto Bazzani, iniziata nel 1919 e terminata in 5 anni. L'edificio, in stile liberty con forti elementi massonici, ha un atrio di forma semiellittica, sostenuto da sei colonne grigie con capitelli poggiati su travertino bianco. Due sale da gioco, entrambe di forma circolare, hanno il soffitto sorretto da dieci pilastri con affreschi del Tosatto; la prima sala con scene primaverili, detta appunto della Primavera, l'altra con scene di ninfe danzanti. Dal salone Primavera si entra su un ampio terrazzo, la balconata è adornata da sei statue (purtroppo decapitate da vandali): Estate, Primavera, Industria, Commercio, Autunno, Inverno. Al piano di sotto si trova il salone da pranzo in toni di bianco e grigi con stucchi di avorio, la pista da ballo circolare delineata da dieci colonne in stile ionico. L'inaugurazione avvenne con fasto solenne, ma la cosa non piacque a papa Pio X che ne promosse la chiusura, non potendo tollerare un luogo di vizio a due passi dal cuore della cristianità. Ora proprietà comunale, l'edificio è sede di una scuola alberghiera. Federico Fellini lo volle nel suo film Amarcord, allestendolo a Grand Hotel di Rimini. Alberto Sordi e Monica Vitti ballarono nelle sue sale sul set di Polvere di Stelle. Per vedere gli splendidi interni bisogna aspettare le manifestazioni che il comune vi organizza soprattutto in estate.

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