"Sono emozionato di questo riconoscimento, mando un saluto al Sindaco, e
ringrazio il Vicesindaco, ed il Delegato allo Sport, che ha voluto
questa giornata nella mia città natale. Ad Anzio, in trenta anni di
carriera sportiva, ho lavorato per otto anni ed auspico che il mio
percorso sia l’esempio che, con serietà e dedizione, è possibile
realizzarsi professionalmente. Nel mio impegno metto sempre passione ed è
per questo che lavorare in serie A, in serie B o in Lega Pro per me non
fa differenza”! Lo ha affermato questa mattina, (24/5/16 ndr) a Villa
Corsini Sarsina di Anzio, il direttore generale del Frosinone calcio,
Ernesto Salvini, che è stato premiato con la “Fanciulla d’Anzio” dal
Vicesindaco e dal Delegato allo Sport, come sportivo anziate del 2016.
“Ogni anno – ha dichiarato il Consigliere Comunale Delegato allo Sport,
promotore dell’evento – premiamo un cittadino di Anzio che ha portato
in alto la nostra città nel mondo dello sport. Questa volta premiamo con
la “Fanciulla d’Anzio” un grande manager, un anziate che conosciamo
tutti in quanto per tanti anni ha lavorato sul nostro territorio. La
presenza in questa sala del Presidente dell’Anzio, Franco Rizzaro e del
capitano, Mario Guida, ai quali rivolgo un grande in bocca al lupo in
vista dello spareggio per la conquista della serie D, sono la conferma
che abbiamo scelto bene”. Un esempio di civiltà e di cultura sportiva
quello del Frosinone Calcio e dei suoi tifosi che, nonostante
l’immeritata retrocessione, hanno applaudito la squadra riconoscendogli
pubblicamente di aver onorato la maglia in tutte le partite del
campionato di serie A che si è appena concluso. “Sono laziale – ha detto
il Vicesindaco – ma, a differenza delle infelici affermazioni del
Presidente Lotito, sono rimasto particolarmente dispiaciuto per
l’ingiusta retrocessione del Frosinone calcio in serie B. Il primi due
anni abbiamo premiato Stefano Colantuono (2014) e Franco Casolari (2015)
ed ora, con pieno merito, abbiamo assegnato questo importante
riconoscimento ad Ernesto Salvini con l’augurio del ritorno nella
massima serie calcistica del Frosinone”. Ernesto Salvini “Sportivo
anziate del 2016”: una vita passata sui campi di calcio quella di
Ernesto Salvini che, nonostante i suoi 45 anni, ne vanta quasi già
trenta di carriera calcistica cominciata ad Anzio, nella stagione
1986/1987, con la carica di segretario. Nell’89/90 è nominato direttore
sportivo, stagione questa che coincide con la promozione in
“interregionale” e con la fusione che creò la società “Anziolavinio”,
con cui continua a lavorare fino al 1993. Negli anni a seguire, sempre
da direttore sportivo, lavora con le società più blasonate del panorama
interregionale, poi l’ingresso in Federazione dove dal 1999 al 2011
ricopre l’incarico di selezionatore delle rappresentative regionali.
Seguirà una parentesi alla Cisco ed un’esperienza al San Lorenzo Roma
dove arrivano i primi successi da responsabile del settore giovanile.
Proprio al San Lorenzo, infatti, sotto la guida di Salvini, arrivano uno
scudetto Juniores e due titoli regionali Juniores ed Allievi. Nella
stagione 2007/208 inizia l’avventura con il Frosinone Calcio dove assume
un incarico importante, quello di rifondare un settore giovanile di
certo non all’altezza di una società che milita nel campionato di Serie B
e, in appena cinque anni, il Frosinone si trova con due tricolori sul
petto. Nel 2011/2012, infatti, le formazioni “Allievi Nazionali” e
“Berretti” si laureano campioni d’Italia con quest’ultima che conquista
anche la Supercoppa Italiana. I successi non arrivano mai per caso e per
questo, il Presidente Stirpe, decide di promuovere Salvini tra i grandi
del calcio nazionale affidandogli l’incarico di Direttore Generale. In
questo caso la missione non è semplice, il Frosinone è reduce da una
retrocessione dalla Serie B e da una stagione anonima in Lega Pro ed è
proprio da qui che inizia l’ascesa di una società che, nel giro di
quattro anni, si ritrova a calcare i più importanti palcoscenici
italiani partecipando, per la prima volta nella sua storia, al
campionato di Serie A.
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