Il
giorno 18 ottobre si è svolta, la “Caccia ai tesori di Anzio”, manifestazione
di solidarietà organizzata dalla Pro Loco “Città di Anzio” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale
e voluta da Aldo e Franca Napoletano in memoria del figlio Giovanni
prematuramente scomparso lo scorso anno per un’improvvisa malattia. Alla
manifestazione hanno dato entusiastica e preziosa collaborazione dei giovani
esploratori dell’AGESCI - sezione Anzio-Nettuno. 150 fra ragazzi e adulti si
sono radunati fin dalle 8 del mattino in Piazza Pia per le previste
operazioni d’iscrizione, numerazione e compilazione d’opportuna documentazione.
Alle 9:30, letto il primo indizio, le 25 squadre sono partite e fino alle 13
hanno dato vita ad un gioioso e allegro andirivieni lungo le strade della
nostra città a suon di cruciverba, rebus, indovinelli ed altri giochi
enigmistici, per identificare i vari siti di Anzio, più o meno noti (la statua
di Nerone, Piazza Nassyria, Paradiso sul mare, Villa Adele, Sanatorio militare
e la vecchia sede dell’Italcable sull’Ardeatina, da dove partì il capo
telegrafico sottomarino che collegò, nel 1925, l’Italia all’America), dove erano stati allestiti punti di controllo
e transito. Al termine della manifestazione, nel cortile della Parrocchia Santi
Pio e Antonio, si è tenuto un breve rinfresco con la premiazione delle squadre
(composte di 4 concorrenti) classificatesi ai primi tre posti. Ad ognuno dei membri
le squadre vincitrici, la Pro
Loco ha donato un “Nerone d’Argento”, riproduzione di una
moneta d’epoca romana, ed una copia del libro “Anzio ieri, oggi, domani” di
Arrigo Cecchini e Benedetto Salesi. Copie dello stesso libro sono state donate
anche a tutti gli altri partecipanti alla gara. Un sentito ringraziamento agli
sponsor che hanno reso possibile il successo della manifestazione: Anzio
Salumi, Pizzeria Palm Beach, Ranucci Bevande, Bontà e Tradizione, Artel
Telefonia, Antichi Sapori di Elena Marigliani ed in particolare alla Parrocchia
Santi Pio e Antonio, e al Bar dei
Graziosi per la disponibilità delle loro strutture. Il ricavato è stato
devoluto all’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per espresso
desiderio dei genitori del caro Giovanni.
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