Antonio Pignatelli nasce a Spinazzola in Puglia il 13 marzo 1615, ultimo
di 4 figli e discendente di una nobile famiglia forse di origine longobarda. La
famiglia di Antonio era feudataria di Spinazzola e anche la mamma di Antonio,
Porzia Carata, ebbe un ruolo importante per la famiglia, perché comprando un
altro feudo, quello di Minervino, fece acquistare al padre Francesco il titolo
di Principe quindi la famiglia di Antonio era ricca e lasciò ai figli cadetti
molti legati. Parecchie opere caritative compiute in seguito, infatti, furono
denominate “compiute con fondi provenienti dalla principesca famiglia di Nostro
Signore” (il termine Nostro Signore era un titolo che era usato per indicare Sua
Santità). Nel 1619, a 14 anni, Antonio fu mandato a Roma a studiare presso il
Collegio Romano della Compagnia di Gesù d ove conseguì il dottorato. S’iscrisse
all’Ordine di Malta e da lì iniziò la sua carriera di prelato che lo portò ad
essere creato cardinale nel 1681, dopo aver ricoperto numerose cariche
ecclesiastiche e governative come Governatore di Viterbo, Nunzio Apostolico a
Firenze, a Varsavia, a Vienna, e Vescovo di Faenza e Lecce. Un anno dopo aver
preso la porpora cardinalizia, il Card. Antonio Pignatelli è nominato Vescovo
di Napoli ed è sua la rinnovata tradizione delle 40 ore d’adorazione al
Santissimo Sacramento che stabilì per tutto l’anno in ciascuna delle chiese
della città partenopea. Nel 1691 muore Papa Alessandro VIII Ottoboni che rimase
al soglio pontificio solo 16 mesi ma che sperperò parecchio dei beni dello
Stato Pontificio, favorendo i suoi parenti: Ecco perché da allora nessun altro
papa ha preso il nome di Alessandro. Il Card. Pignatelli è eletto papa nel
luglio del 1691 dopo un lungo conclave e dopo il suo arrivo a Roma molto
avventuroso, prendendo il nome di Innocenzo XII, infatti, Anzio deve la sua “fortuna” ad un fortunale, che fece arenare
l’imbarcazione dove il presule viaggiava proprio davanti la costa anziate nei pressi
dei resti dell’antico porto neroniano. Fu accolto dai pescatori che avevano lì
la loro base per le battute di pesca e prima di partire promise che qualora
fosse divenuto Papa, avrebbe fatto costruire un nuovo porto per riattivare il
commercio, la pesca e dare lavoro agli abitanti della zona. I suoi primi mesi
di pontificato furono densi di cambiamenti per la corte pontificia e per lo
Stato. Anzio, con Papa Innocenzo
XII, tornò a nuova vita e si sviluppò intorno al nuovo Porto. Nel 1692
con la bolla “Romanum decet Pontificem” bandiva il nepotismo e si proibiva
esplicitamente ai papi di arricchirsi e di arricchire i propri parenti
con i beni della Chiesa. Innocenzo XII volle anche che ad ogni apertura di
conclave ogni cardinale pronunciasse il famoso giuramento “Prometto, m’impegno
e giuro…” per rifuggire ad ogni azione nepotistica se fosse stato eletto Papa.
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