Grazie al miglioramento delle
condizioni meteo marine, sono iniziate stamani, alle prime luci dell’alba, le operazioni
di recupero dell’unità di 7 metri, un gozzo, affondato ieri mattina agli
ormeggi nel porto di Anzio, a causa delle cattive condizioni meteo marine. Una
squadra di sub, una gru di un locale cantiere navale ed il personale della
Guardia Costiera che ha seguito le operazioni, sono stati impegnati per tutta
la mattinata nel rimettere in galleggiamento l’unità. Una volta imbragata con
delle fasce, l’unità è stata pian piano sollevata e contemporaneamente svuotata
di tutta l’acqua imbarcata, a mezzo di una pompa d’esaurimento. Per tutta la
giornata di ieri erano invece proseguite da parte del personale della Guardia
Costiera di Anzio, le attività di monitoraggio presso lo specchio acqueo dove
l’unità era affondata. Alcune unità da pesca, ormeggiate vicino a quella da
recuperare erano state fatte spostare a titolo precauzionale in altra zona del
porto e lo specchio acqueo interessato interdetto. L’unità affondata, una volta
riportata in galleggiamento è stata trasferita presso il Molo Innocenziano per
essere alata a secco e poi trasferita in un vicino cantiere per le successive
riparazioni. Ad una prima verifica, sembra che le cause dell’affondamento siano
in ogni caso da ricondursi all’eccessivo quantitativo d’acqua imbarcato
dall’unità a causa del moto ondoso e la risacca dovute alle cattive condizioni
meteo marine. L’attività di recupero, che ha permesso di rendere nuovamente
fruibile in tratto di banchina del Molo Innocenziano, più prossimo al centro
cittadino e quindi anche più frequentato soprattutto nel fine settimana, è
stata portata a termine con successo ed in tempi rapidissimi grazie alla
sinergia di tutti, operatori portuali, squadra di sub e militari del Circomare.
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