Tutto ha avuto inizio intorno alle 19.00 del 16 luglio, quando la sala
operativa della Guardia Costiera di Anzio era allertata dalla chiamata di un
privato cittadino, il quale con voce concitata, informava i militari del mancato
rientro di due adolescenti (12 anni) che a bordo di una piccola deriva (unità a
vela) si erano allontanati prendendo il mare dalla spiaggia in località “Lido
dei Pini” del Comune di Anzio. Visto l’orario ormai prossimo al tramonto, era immediatamente
disposta l’uscita via terra della pattuglia n.o.d.m. e di ben due unità navali,
la M/V CP859 ed il
GC B89, le quali, dirigevano a tutta velocità verso il tratto di mare
segnalato. Il pericolo era, infatti, che i due giovani velisti fossero finiti
in acqua. Dopo circa mezz’ora di ricerche effettuate a diversa distanza dalla
costa, l’unità a vela era finalmente intercettata a circa 1 miglio e mezzo più
a sud dal punto di partenza (circa 3 km). I due ragazzi, che fortunatamente
indossavano entrambi il giubbotto di salvataggio, avevano preso il largo a
bordo del loro “laser 4.7, ma al momento
di invertire la rotta per il rientro avevano avuto difficoltà a causa del vento
che spirava in senso contrario. I genitori dei due adolescenti,
comprensibilmente allarmati dal ritardato rientro, avevano pertanto prontamente
allertato la Guardia
Costiera di Anzio facendo scattare le ricerche. Dopo aver
tranquillizzato i due ragazzi ed essersi accertati che entrambi erano in buono
stato di salute, la sala operativa provvedeva a dare la buona notizia ai
genitori, che col passare del tempo cominciavano sempre di più a preoccuparsi. In
due velisti, erano quindi fatti trasbordare sul gommone GC B89 e la piccola
deriva presa a rimorchio. Poco dopo, i due adolescenti erano restituiti ai loro
genitori che erano rimasti in spiaggia ad attenderli. A ringraziare, con un’e-mail,
gli uomini del comandante Vincenti per il pronto intervento la mamma di uno dei
due adolescenti: “…volevo ringraziarvi di
cuore per aver aiutato mio figlio…..i due ragazzi di solo 12 anni si erano
allontanati con un laser 4.7 senza riuscire a tornare a causa del vento
contrario. Grazie ancora e complimenti per la solerzia, l’attenzione e la
precisione con cui avete effettuato il salvataggio. Fortunatamente non è
successo niente di grave ma io ero davvero preoccupata e angosciata. Da mamma,
grazie e buon lavoro!”. Una spiacevole avventura finita bene grazie alla
tempestività dell’intervento dovuta anche all’utilizzo del numero blu 1530, il
numero gratuito che mette in moto i motori della Guardia Costiera.
Nessun commento:
Posta un commento