martedì 12 marzo 2013

E' ora di grandi cambiamenti.



Le recenti vicende che hanno caratterizzato i comportamenti della comatosa giunta di destra che, ancora per poco tempo, amministrerà la città di Anzio oscillano tra la tragedia e la farsa. Dopo i documenti protocollati e misteriosamente volatilizzati e le incompatibilità mai risolte, il consiglio comunale interrotto per questioni clientelar-familistiche senza che chi dovere richiedesse l’intervento della forza pubblica, i cazzotti tra sodali ed i finanziamenti agli amici degli amici, i contributi provinciali dilapidati per la raccolta dei rifiuti a porta a porta arenatasi per incompatibilità finanziarie e faide tra compari, ecco che un’ultima agrodolce ciliegina si posa sulla “torta” a dire poco indigesta, ma non per tutti, dell’amministrazione Bruschini. Ci riferiamo al grottesco de profundis calato sulla vicenda del megagalattico progetto di porto sbandierato per quindici anni dalle amministrazioni di destra come un fiore all’occhiello per attirare consensi elettorali. La gara d’appalto per la sua realizzazione scadeva il 6 marzo ed è andata deserta: segnale inequivocabile che questo progetto devastante dal punto di vista ambientale, assurdo per le sue caratteristiche tecniche, dannoso per i reali interessi della città ed inaffidabile dal punto di vista finanziario, non interessa più all’imprenditoria onesta e nemmeno agli interessi speculativi. A prescindere dalle dimissioni del sindaco e d’alcuni assessori, “minacciate” e mai presentate secondo il copione visto e rivisto di un’usuale manfrina, questa devastante amministrazione comunale in ogni modo è ormai arrivata al capolinea e le imminenti elezioni amministrative dovranno segnare, con la vittoria del Movimento 5 Stelle, una svolta radicale, per il rinnovamento, la trasparenza ed il rilancio etico, economico e culturale di anzio.

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