lunedì 25 marzo 2013

ANZIO: OPERAZIONE "PRIMAVERA 2013".



Si è svolta dal 18 al 23 marzo scorso l’operazione denominata “Primavera 2013”, coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima Laziale retta dal C.V. (CP) Pietro Vella e diretta, a livello Compartimentale, dal C.V. (CP) Lorenzo SAVARESE. Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio ha quindi effettuato controlli mirati lungo tutta la filiera della pesca - dallo sbarco fino al consumatore finale – battendo il litorale di giurisdizione e spingendosi anche nei Comuni dell’entroterra. Il personale della Guardia Costiera della città neroniana, ha rivolto la propria attenzione sul rispetto delle norme che regolano la filiera ittica, in particolare quella a tutela del consumatore, controllando centri di distribuzione, ristoranti, pescherie, mercati ittici nei Comuni di Anzio, Nettuno e Velletri. L’attività di verifica, svolta anche in mare con la Motovedetta CP 2099 e con il GCB 89, è stata indirizzata ad accertare che non sono stati commercializzate specie vietate, ossia di misura inferiore a quella consentita e perpetrate possibili frodi a discapito d’ignari consumatori. Per quanto riguarda i controlli a terra il personale militare, ha rilevato tre violazioni alle normative vigenti in materia di tracciabilità ed etichettatura in quanto le informazioni obbligatorie che devono accompagnare il prodotto ittico fino alla sua vendita al consumatore finale non erano presenti o non conformi alle norme di settore. Per quanto riguarda nello specifico i controlli in ambito portuale, i militari hanno elevato una sanzione di € 1500 in materia di rintracciabilità del prodotto esposto alla vendita; sanzione questa che ha anche comportato il sequestro di 10 Kg di pescato, poi avviato alla distruzione proprio perché d’origini non certificate. Per quanto riguarda l’attività in mare il GCB 89 ha elevato 2 sanzioni amministrative nei confronti di due unità da pesca “pescate“ sprovviste d’alcuni documenti di Bordo, violazioni in questo caso punite con 2 sanzioni da € 100 ognuna. In totale quindi i militari in divisa blu hanno eseguito un totale di 130 controlli, elevando sanzioni amministrative per un totale complessivo di 4032 €. L’esito delle verifiche tuttavia, vista anche l’assenza di fattispecie penalmente rilevanti, quali la più grave frode in commercio, sta dimostrando un sostanziale rispetto delle normative vigenti da parte degli addetti ai lavori controllati. L’attività di controllo continuerà, come di consueto, anche nelle prossime settimane. Si ricorda infine che, per eventuali informazioni in materia di pesca, gli interessati potranno rivolgersi, come di consueto, all’ufficio pesca presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio.

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