venerdì 3 giugno 2011

Festa della Repubblica: Il discorso del Sindaco di Anzio.



Un saluto ai cittadini, alle autorità politiche, civili e militari, alle associazioni combattentistiche e d’arma, alla Banda della Città di Anzio, agli Amministratori e Consiglieri Comunali presenti ed a tutti gli intervenuti a questa manifestazione che  celebra il 65° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. Un saluto particolare al Senatore, Candido De Angelis, al Comandante delle Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito, Generale Adriano Vieceli, al sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta. Oggi 2 giugno è la Festa della Repubblica, che insieme al 25 aprile costituiscono le basi fondanti dell’Italia, uno Stato libero e democratico. In questa importante giornata per la nostra Patria, che assume, anche, una particolare rilevanza in quanto è l’anno del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, celebriamo la nascita del nuovo stato repubblicano ed il referendum istituzionale del 1946, con il quale gli italiani, all’indomani del conflitto bellico, della Resistenza e della Liberazione, scelsero la Repubblica come forma di governo. Proprio oggi, tra l’altro, ricade un'altra importante ricorrenza: il 2 giugno del 1882, sull’isola di Caprera, moriva il generale, il patriota, il simbolo del glorioso  Risorgimento Italiano, rappresentato da Giuseppe Garibaldi  che il 5 maggio 1860, con la spedizione di MILLE ITALIANI coraggiosi, fu il protagonista dell’azione decisiva del lungo percorso che portò all’Unità d’Italia conclusosi, il 17 marzo 1861, con la proclamazione dello Stato Unitario. La nostra Città non deve mai dimenticare la Sua  storia… Dobbiamo sempre ricordare agli uomini che hanno reso possibile il compimento del risorgimento italiano e tutti i soldati protagonisti dei giorni dello Sbarco di Anzio, che ha rappresentato una delle fondamenta dell’Italia repubblicana, come evidenziato dal Presidente della Repubblica che, il 25 aprile 2004, ha insignito la nostra Città con la Medaglia d’Oro al Merito Civile. La Repubblica, come evidenziato negli anni scorsi, è il passaggio di generazione dai Padri ai Figli e se oggi, insieme, celebriamo questo giorno lo dobbiamo a tutte le  donne e agli uomini che furono protagonisti negli anni difficili della ricostruzione. In riferimento a questo 65° Anniversario della nascita della nostra Repubblica è da condividere pienamente il messaggio del Presidente della Repubblica che “ha sollecitato la massima coesione tra Istituzioni, chiamate a operare nel comune interesse dello sviluppo economico, sociale e civile. E’ necessario un nuovo grande impegno collettivo di cui il Paese ha bisogno, nell’attuale difficile situazione economica, avendo sempre come punto di riferimento essenziale l’ancoraggio ai principi di unità ed indivisibilità della Repubblica e con esso la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e di tutte le persone presenti sul territorio nazionale”. Questo modo di interpretare la responsabilità pubblica è il miglior contributo per ribadire, nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, le ragioni dell’unità e dell’indivisibilità della Nazione. Oggi, giornata nella quale tutte le nostre Forze Armate onorano la Repubblica ed il Popolo Italiano con la parata ai Fori Imperiali, è importante sottolineare il loro fondamentale contributo alla costruzione dell’Unità Nazionale ed il loro impegno, nei luoghi più turbolenti del pianeta, per riportare in quelle popolazioni la speranza per una vita migliore, all’insegna dei valori della libertà e della democrazia. Oggi è soprattutto la Festa di tutti noi, del nostro Tricolore, del nostro Inno, della nostra Costituzione Repubblicana dove si respira il significato autentico del 2 giugno che ci deve far sentire, tutti, orgogliosi di essere Italiani. Viva Anzio, Viva l’Italia, Viva la Repubblica!

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