mercoledì 4 novembre 2009

Festa dell'Unità Nazionale: Discorso del Sindaco di Anzio.



“Rivolgo il saluto della Città di Anzio a tutti i presenti: autorità civili, militari e politiche, cittadini, studenti, labari, associazioni combattentistiche e d’arma, al Picchetto d’Onore Interforze ed alla Banda Musicale della Città di Anzio. Un saluto particolare al Generale di Corpo d’Armata, Luigi Pellegrino, Comandante delle Trasmissioni ed Informazioni dell’Esercito. Celebriamo oggi il novantunesimo anniversario dell’Unità Nazionale, il 4 novembre 1918, giorno dell’Armistizio della Prima Guerra Mondiale che riportò all’Italia Trento e Trieste rendendo compiuta l’Unità Nazionale, ma soprattutto giorno del compimento del periodo Risorgimentale: è la festa di un popolo che desiderava difendere l'integrità nazionale e l'indipendenza della Patria e delle sue Istituzioni. E’ anche il giorno che nel lontano 1921, per la prima volta in una cerimonia ufficiale vennero eseguiti la “Canzone del Piave” e “l’Inno di Mameli”: di fatto fu quello il rituale della prima celebrazione pubblica rimasto pressoché identico, fino ad oggi, con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti, insieme, alle Forze Armate ed alle Istituzioni Politiche. Un anno fondamentale per la valenza storica di questa giornata fu il 1983 quando, con il nostro Esercito impegnato nella Missione di Pace in Libano, il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, proclamò il 4 novembre oltre che “Festa dell’Unità Nazionale” anche “Festa delle Forze Armate”. Questa condivisibile scelta del Presidente Pertini, da un lato evidenziò l’aspetto patriottico di appartenenza alla Nazione e dall’altro come le nostre Forze Armate ne siano parte integrante, fedeli alla Repubblica, alle sue Istituzioni ed alla Bandiera. In questa storica ricorrenza del 4 novembre, Festa delle Forze Armate, voglio ricordare tutti gli italiani che hanno sacrificato la loro vita, nell’espletamento del loro dovere, per il bene supremo della Patria. Oggi dobbiamo, TUTTI, sentire il dovere di estendere il nostro pensiero ai quasi diecimila militari italiani impegnati in missioni di pace all’estero, nei luoghi più disparati, per difendere gli ideali di libertà e democrazia. A questo proposito ritengo importante rimarcare, con orgoglio, che le nostre Forze Armate, nelle diverse missioni di pace che ci vedono impegnati si sono sempre distinte per grande capacità operativa, efficienza, senso del dovere e per i sentimenti di profonda umanità con i quali si sono rapportati con le popolazioni. Oggi, Festa delle nostre Forze Armate, è doveroso evidenziare la vicinanza della Città di Anzio ai Militari della Caserma Santa Barbara di Milano che tempo fa hanno subito un attentato terroristico che, soltanto per una fatalità, non è sfociato in un’ennesima tragedia. Questo ci deve far riflettere e ci deve far mantenere alta la guardia, non dobbiamo farci trascinare da chi professa facili integrazioni specialmente con chi vorrebbe mantenere in Italia il proprio modello di vita. Voglio anche ricordare quanto accaduto, lo scorso 17 settembre in Afghanistan, quando militari italiani, impegnati in quell’area, sono caduti in un vile attentato. Alle famiglie di questi nostri soldati ed alle nostre Forze Armate estendiamo il cordoglio e la vicinanza di tutta la Città di Anzio per questo tragico lutto che ha colpito la nostra Nazione. Sono queste le circostanze in cui le Forze Armate sentono non solo il bisogno di sentire vicini il Governo ed il Parlamento, ma sentono il bisogno di sentirsi vicino il proprio popolo: noi lo siamo sempre stati, lo siamo oggi, lo saremo domani e lo saremo sempre. Per andare avanti… l’Italia confida in Voi, nel vostro profondo e sincero attaccamento al tricolore, ai valori della democrazia e della Patria che la si ama a prescindere da tutto! Viva le Forze Armate, Viva l’Italia”.

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