Si è
svolto, il 21 febbraio 2015, presso la cooperativa di pescatori “Fanciulla d’Anzio” un incontro avente
quale tema l’escavo del porto. Presenti il Comandante del Porto di Anzio, il
Sindaco di Anzio, il pratico locale, CLC Simone Mazza, rappresentanti della
Soc. Capo d’Anzio, diversi comandanti ed armatori dei locali pescherecci, in
particolare dello strascico, unità più interessate alla questione in quanto di
maggiori dimensioni. Ha aperto l’incontro Roberto Palomba rappresentando le
problematiche dei pescherecci, che durante le manovre d’ingresso ed uscita dal
porto hanno rilevato un progressivo restringimento dell’ampiezza e dei fondali
del canale d'ingresso al Porto di Anzio. Al termine dell’intervento ha preso la
parola il Comandante del Porto di Anzio che ha voluto prima di tutto salutare i
presenti ed in particolare i rappresentanti del ceto peschereccio e marineria
Anziate testimoniando loro la vicinanza e l’impegno dell’Autorità Marittima. La
problematica del porto e del suo periodico insabbiamento è stata rappresentata
più volte in Regione e diversi incontri si sono svolti, almeno tre nel recente
periodo, per definire la questione. Agli incontri periodici con gli operatori presso
l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, se ne sono aggiunti alcuni tenutisi
in Regione, ad uno dei quali, peraltro, partecipavano alcuni rappresentanti del
locale ceto peschereccio. Negli ultimi due anni, sempre su impulso
dell’Autorità Marittima ed Amministrazione Civica Anziate, sono stati eseguiti
due interventi di escavo che hanno permesso di ripristinare il canale per
l’ingresso ed uscita dal porto. Tuttavia, a causa delle periodiche mareggiate
invernali il problema, proprio all’approssimarsi della stagione estiva, si
ripresenta. L’Autorità Marittima, quindi, ha prontamente segnalato la
situazione, già dalla fine dello scorso intervento di escavo affinché si
mettesse subito in moto la macchina amministrativa Regionale in modo da “mettere in cantiere” per tempo un nuovo
intervento. Proprio sulla scorta di ciò e degli analoghi solleciti del Sindaco
di Anzio, la Regione Lazio, ha comunicato di aver terminato le procedure
per l’assegnazione di un nuovo intervento di escavo, stavolta più cospicuo dei
precedenti, che prevede di prelevare circa 80.000 m3 di sabbia, già
caratterizzate, dall’ingresso del Porto di Anzio per finalità di ripascimento
nell’ambito del progetto dell’Ardis “Lavori di difesa e ricostruzione del
litorale tra Tor Caldara e Capo d'Anzio”. Una buona notizia quindi per il
locale ceto peschereccio, che ha chiesto in ogni modo di fare quanto possibile
per accelerare le procedure. Da parte sua il Comandante Vincenti, ma anche il
Sindaco che ha subito dopo preso la parola spiegando quanto sinora fatto in
sinergia con l’Autorità Marittima, hanno assicurato che l’attenzione sul
problema sarà massima e che seguiranno e rivolgeranno tali richieste alla
Regione Lazio affinché “neanche un giorno
vada perso”. Il comandante Vincenti, ha dichiarato inoltre che i
monitoraggi da parte del pratico locale sono periodici (l’ultimo proprio del 20
febbraio) e che sulla base degli stessi già a fine gennaio è stata emessa una
nuova ordinanza per l’accesso al porto di Anzio, con la quale era stata
modificata la precedente rotta di accesso al porto, visto l’avanzare delle
sabbie. I controlli sull’andamento dei fondali saranno periodici per tenere
sotto controllo la situazione dei fondali, fino all’avvio dei lavori. Non è
quindi escluso che a seguito delle prossime mareggiate possano essere adottate
condizioni più restrittive sull’attuale pescaggio delle unità ammesso (3,60 m.
con condizioni meteo marine assicurate).
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