Con riferimento alla collaborazione prestata dagli Ispettori Ambientali di
Anzio muniti di giusto decreto sindacale, si trasmette di seguito la
descrizione del servizio prestato durante la prima settimana di impiego dei
predetti Ispettori. Detti Ispettori Ambientali (15 Ispettori a rotazione nel
centro storico di Anzio) sono stati posti sia nel centro storico dove insiste
la raccolta indifferenziata che nelle zone acclamate come “discariche a cielo
aperto” dove sono conferiti rifiuti urbani di ogni genere.
Nel centro storico di Anzio:
Via Fanciulla d’Anzio - Via Ambrosini - Via XXI Aprile - Via Aldobrandini -
Via Flora, sono stati sanciti in via preliminare i proprietari di 15 veicoli
che hanno scaricato sacchi di rifiuti indifferenziati in prossimità dei
cassonetti; sono state diffidate 40 persone residenti, ma che scaricavano
fuori l’orario consentito. Si è rilevato altresì, che nella zona di confine Via
Cupa - Via Flora, la presenza di cittadini non residenti ma provenienti da
Nettuno che tentavano di scaricare le buste d’immondizia nei cassonetti del
luogo. Per quanto concerne i cassonetti ubicati nella dorsale Via Ambrosini - Via
Aldobrandini - Via Fanciulla d’Anzio, gli stessi sono stati fatti oggetto di
conferimento abusivo da parte di cittadini anziati residenti in zone dove vige
la raccolta differenziata. Discorso diverso si è rilevato nei siti acclarati
come “discariche a cielo aperto”, Via dei Faggi - Piazza Roma - Via della
Lottizzazione - Stradone S. Anastasio - Via delle Begonie - Via Letizia in
Fiore - Via dei Frassini e zone limitrofe. In queste località gli ispettori
posizionati in diversi orari e giorni (25 ispettori a rotazione), hanno sancito
in via preliminare 9 autocarri rilevati con un carico di calcinacci o potature
palesemente superiore ai 30 Kg privi del formulario trasporto rifiuti; sono
stati segnalati altresì 68 veicoli che hanno scaricato rifiuti urbani di
ogni genere nelle predette località. Detto personale ha provveduto anche a
segnalare fotograficamente tutti quei veicoli (35) che trasportavano sacchi di
potature o calcinacci in special modo nella zona di Cincinnato e Lavinio Lido. Questa
piaga di degrado ambientale, dai rilievi ed accertamenti esperiti sinora dagli
Ispettori Ambientali comunali, si concretizza sulla presenza nelle
predette località di numerose pseudo ditte prive di ragione sociale e partita IVA composta
soprattutto da individui di varie etnie, i quali, specialmente nelle residenze
estive di Cincinnato, Lavinio Lido e Lido dei Pini, a causa dell’esigua
richiesta economica sono assoldati dai proprietari di ville con giardini, con
il conseguente abbandono dei rifiuti vegetali, ingombranti e quant’altro nelle
suddette zone. L'Assessore all’ambiente: “Tolleranza zero verso chi si rende protagonista di simili comportamenti
che deturpano il nostro territorio e danneggiano l'immagine della nostra Città
che, per la maggior parte, è fatta da cittadini onesti che rispettano
l'ambiente e pagano i servizi per avere un territorio ordinato e pulito”.
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