venerdì 11 ottobre 2013

Rimosso il peschereccio affondato nel porto di Anzio.



Tre giorni pieni di lavoro. E’ questo quanto ha richiesto agli operatori della ditta incaricata al recupero ed al personale della Guardia Costiera di Anzio, la rimozione definitiva del peschereccio che a fine settembre era affondato agli ormeggi nel porto di Anzio. L’unità è stata prima alleggerita d’alcune parti di fasciame che durante l’affondamento si erano staccate, liberando quindi totalmente lo specchio acqueo portuale interessato. Lo scafo poi, nel secondo giorno, una volta posizionato in banchina è stato ulteriormente alleggerito, viste le dimensioni (20 m. circa), delle parti pesanti (motore, archetto di poppa e verricello). Solo il terzo giorno quindi, ad operazioni terminate, è stato possibile il trasferimento mediante mezzo terrestre al di fuori dell’area portuale, nel piazzale retrostante il porto, in un’area autorizzata dalla locale Civica Amministrazione. In questi giorni sono proseguite senza sosta le attività di monitoraggio presso lo specchio acqueo portuale interessato da parte del personale della guardia Costiera di Anzio. Il personale militare del Circomare Neroniano agli ordini del Tenente di Vascello Luigi Vincenti, che ha avviato un’inchiesta per stabilire le cause dell’affondamento, ha inoltre vigilato affinché non si verificassero problematiche di viabilità e di sicurezza in genere che potessero compromettere le operazioni. Un’attività quindi portata a termine con successo e soprattutto con tempestività grazie alla sinergia di tutti, operatori portuali, squadra di sub e militari del Circomare, che hanno permesso di ottenere un grande risultato, ossia quello di rendere nuovamente fruibile un tratto di banchina che diversamente, ove il peschereccio non fosse stato recuperato, avrebbe limitato l’operatività dello scalo anziate.

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