Continua l’attività di vigilanza sulle
attività di pesca marittima da parte dei militari dell’Ufficio Circondariale
Marittimo di Anzio. I controlli, effettuati nell’ultima settimana d’agosto con
il battello litoraneo GC B89, hanno infatti portato al sequestro di ulteriori
150 metri di reti “da posta”. In particolare, il 29 agosto, il GC B89 mentre
effettuava un’attività di controllo ha rinvenuto una rete da posta all’interno
del porto turistico di Marina di Nettuno. La stessa era stata posizionata da
ignoti nei pressi del fanale rosso del porto, priva d’idonea segnalazione e
pertanto molto pericolosa per la sicurezza della navigazione, soprattutto per
le unità in ingresso ed in uscita. Il fenomeno della pesca con reti da posta da
parte di pescatori non professionisti, è oggetto di particolare attenzione da
parte dell’Autorità Marittima della Città Neroniana, anche in ragione delle
diverse segnalazioni che privati cittadini sono soliti effettuare. I controlli
in tal senso continueranno e si intensificheranno ulteriormente per prevenire
il ripetersi di simili illeciti, peraltro estremamente pericolosi per la
sicurezza della navigazione e l’incolumità di chi va per mare. Dalla Guardia
Costiera di Anzio, a beneficio dei pescatori sportivi, fanno sapere che le reti
da posta sono ammesse solo per la pesca professionale e che il loro utilizzo,
in contrasto alla vigente normativa, comporta oltre al sequestro dell’attrezzo
anche l’elevazione di una sanzione amministrativa da 1.000 a 3.000 €. Gli utenti del mare eventualmente
interessati ad avere maggiori chiarimenti circa il corretto utilizzo degli
attrezzi da pesca possono rivolgersi agli uffici della locale Guardia Costiera,
sempre a disposizione del cittadino.
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