mercoledì 17 aprile 2013

Al degrado s'aggiunge altro degrado, a Lido dei Pini.



Dovrebbe essere un piacere recarsi nell’unico polmone di verde che è rimasto ad Anzio in località Lido dei Pini. La pinetina che affaccia sulla litoranea, potrebbe essere un’oasi per i bambini, per gli anziani e per tutti gli abitanti della zona, ma la sporcizia, la mancanza di manutenzione, pericolosissime buche non segnalate, pannelli di metallo fatiscenti utilizzati dai politici per la campagna elettorale, manifesti con facce sornione dai sorrisi accattivanti dei contendenti alle poltrone, disseminati fra le erbacce, impediscono ai residenti di vivere questo luogo come tale. Improvvisamente compare uno scavo di dimensioni notevoli di 15 metri di lunghezza e 3 di larghezza e profondità. Questo scavo, privo di qualsiasi cartellonistica che indichi segnalazioni da parte del comune inerente ai lavori e segnalazione di pericolo, confina con il campeggio, da quale fuoriesce un tubo del diametro di circa 300 mm, tutto lascia supporre che si voglia scaricare liquami del suddetto campeggio. Un cartello arrugginito definisce il luogo “Parco Pubblico”. Che coraggio! Non s’incontrano né famiglie né bambini, solo qualche povero cristo d’indiano senza tetto, che ha trovato rifugio in una tenda in fondo alla pineta per nascondersi dal “mondo”.
Gabriella Padovan
Beppe De Cesare

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