Lo scorso 29 ottobre
un’imbarcazione da diporto di circa 20 metri si era spiaggiata a circa 200
metri dalla costa in località Lavinio Lido, del Comune di Anzio. Da quel giorno
fino e sino al 26 ottobre il personale della Guardia Costiera di Anzio,
comandata dal Tenente di Vascello Luigi Vincenti, sotto il più ampio
coordinamento del Compartimento Marittimo di Fiumicino, retto dal C.V. (CP)
Lorenzo SAVARESE, aveva continuato senza sosta il monitoraggio ambientale del
sito interessato, al fine di prevenire eventuali danni all’ecosistema marino e
costiero. La preoccupazione principale della Guardia Costiera era quella che
l’imbarcazione da diporto poteva riversare in mare il combustibile presente a
bordo; cosa questa che se si fosse verificata avrebbe determinato un danno
ambientale di importanti dimensioni con conseguenze per l’ecosistema marino e seri
danni all’economia del settore balneare ed in genere del territorio Comunale di
Anzio, al quale la scorsa stagione era stato attribuito l’ambito riconoscimento
della “bandiera blu”. Le condizioni meteo marine avverse che nell’ultimo
periodo non avevano consentito di effettuare un intervento risolutivo di
rimozione completa del relitto, hanno finalmente concesso in quest’ultima
settimana una tregua; circostanza questa che ha permesso alla ditta incaricata
dalla soc. proprietaria del relitto, diffidata alla rimozione dalla Capitaneria
di Porto di Fiumicino, di poter lavorare in tutta tranquillità e con tutte le
cautele che il caso richiedeva, quali ad es. la predisposizione in mare della
panne assorbenti che hanno circoscritto e delimitato durante tutto l’intervento
il relitto dell’unità, al fine di contenere eventuali sversamenti che per
fortuna non si sono verificati; circostanza questa accertata dal personale
della Guardia Costiera di Anzio ma anche confermata dalle analisi effettuate
dall’Arpa Lazio che hanno dato esito negativo. Sotto la supervisione del
personale della Guardia Costiera di Anzio inoltre anche tutte le parti di
fasciame, dotazioni, materiali e pezzi vari disseminati su un ampio tratto di
costa in loc. Lavinio risultano essere state rimosse: Attività questa non
facile, di recupero, catalogazione e contestuale sequestro di tali materiali
andata avanti per settimane. Questa mattina (26/10/12) finalmente, il relitto
dell’imbarcazione è stato quindi rimosso completamente dopo essere stato
liberato dal fondale sabbioso; opportunamente imbragato e tenuto in
galleggiamento da diversi palloni idrostatici appositamente collocati dal
personale subacqueo è stato preso a rimorchio per essere trasferito via mare
verso un cantiere di Roma, ove una volta giunto sarà sottoposto a sequestro e
messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti successivi
nell’ambito dell’inchiesta penale in corso che si aggiunge a quella di
carattere amministrativo seguita dal Circomare Neroniano. Un grande risultato
quindi per l’ecosistema marino, che arriva dopo l’attività costante svolta
nell’ultimo mese. La rimozione del
relitto inoltre comporterà la revoca dell’ordinanza d’interdizione del tratto
di mare di 300 metri circostante il punto di affondamento emessa dal Circomare
Anziate, che sarà quindi restituito alla fruibilità da parte delle
collettività.
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