L'AMMINISTRAZIONE
COMUNALE DI ANZIO presenta la mostra fotografica “ATTRAVERSO
IL VOLO - I GABBIANI DI ANZIO di VITTORIO BORDOLI”. Mostra
ed allestimento di ricerca e di sperimentazione R. di A. O. a cura di GIUSI
CANZONERI; Allestimento
Tecnico a cura di GIORGIO DE SANTIS; Prologo
testuale di DONA AMATI VOLI UDIBILI; Installazione
sonora di EMANUELE PAPPALARDO; Museo
Civico Archeologico di Anzio. La
mostra resterà aperta fino al 23 settembre 2012, tutti
i giorni 10:30 12:30 e 16:00-18:00. Info:
0698499479 – 3284117535. Ogni
giorno, lui apprendeva nuove cose. Imparò che venendo giù in picchiata a tutta
birra, poteva infilarsi sott’acqua e acchiappare pesci più prelibati, quelli che
nuotano in branchi tre metri sotto la superficie: non aveva più bisogno di
battelli da pesca e di pane raffermo, lui, per sopravvivere. Imparò a dormire
sospeso a mezz’aria, dopo aver stabilito alla sera la sua rotta, nel letto della
corrente d’un vento fuori costa, e coprire così un centinaio di miglia dal
tramonto all’alba. Con uguale padronanza ora volava attraverso fitti banchi di
nebbia sull’oceano, o si portava al di sopra di essi, dove il cielo era limpido
e il sole abbagliava… mentre gli altri gabbiani, con quel tempo, se ne stavano
appollaiati in terraferma, mugugnando per la pioggia e la foschia. Imparò a
sfruttare i venti d’alta quota, e portarsi nell’entroterra, per un bel tratto, e
far pranzo con insetti saporiti. Quel che aveva sperato per lo Stormo, se lo
godeva adesso da sé solo. Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il
prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì ch’erano la noia e la paura e la rabbia a
rendere così breve la vita d’un gabbiano, ma, con l’animo sgombro da esse, lui,
per lui, visse contento, e visse molto a lungo.
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