giovedì 26 luglio 2012

Anzio Riserva Regionale di Tor Caldara: liberato un esemplare di FALCO PECCHIAIOLO.



Giovedì 19 luglio, alla presenza del icesindaco di Anzio, Patrizio Placidi, dell'Assessore all'Edilizia, Sebastiano Attoni e dal Responsabile dei Guardiaparco della Riserva di Tor Caldara, Vittorio Castellana, è stato liberato un esemplare di falco pecchiaiolo è stato liberato dopo le cure e la riabilitazione nel centro recupero fauna selvatica di Tor Caldara. Si tratta di un giovane, probabilmente in fase di dispersal post-riproduttiva, rinvenuto lungo  il litorale, fortemente debilitato e oggetto di pressante mobbing da parte dei gabbiani. "Il falco pecchiaiolo, simile alla poiana, è un rapace di medie dimensioni, di diffusione europea con massima distribuzione nei paesi del nord-est. In Italia - dice l'ornitologo, Paolo Monti - la specie è migratrice nidificante (estiva); le popolazioni Italiane, stimate oltre le 500 coppie,  hanno un areale di svernamento sconosciuto, probabilmente lungo la fascia equatoriale africana. L’alimentazione, come suggerisce il suo nome (apivorus), è basata soprattutto di api e vespe, catturate al nido,  insetti sociali, ma non disdegna anche piccoli anfibi, rettili e micromammiferi come i topi. E’ tipico delle zone boscate ed è capace di nidificare anche in zone con bassa copertura forestale ad alta frammentarietà. Il falco pecchiaiolo è ancora oggi oggetto di persecuzione illegale, soprattutto durante la migrazione sullo stretto di Messina che, insieme al promontorio del Circeo, sono le sue rotte preferenziali seguite  negli spostamenti autunnali. Si stima che circa 1.000 individui l’anno vengano uccisi a causa del bracconaggio". Il vicesindaco Placidi ed il Responsabile dei Guardiaparco Castellana, durante l'iniziativa, hanno ringraziato tutto il personale impegnato all'interno della Riserva ed hanno informato i presenti che "a breve inizieranno i lavori per migliorare le strutture dell’area faunistica della Riserva Naturale Regionale Tor Caldara". Un ringraziamento è stato esteso al Sig. Antonino Cortese che, dopo aver preso atto dell'importante attività praticata nella Riserva, ha voluto donare una voliera in legno amovibile adatta al recupero dei rapaci.

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