Domani
mattina (venerdì 8 giugno) alle ore 10.00, con ritrovo presso la Banchina della
Piccola Pesca del Porto di Anzio, alcune imbarcazioni ed una motovedetta della
Capitaneria di Porto usciranno in mare aperto per liberare seicento piccoli
astici riprodotti, “in ambiente controllato” dall’Università degli Studi della
Tuscia. L’iniziativa,
una delle prime in Italia per il ripopolamento dell’astice del Mediterraneo, è
sostenuta dalla Cooperativa Pescatori Santissimi Pio e Antonio, dalla
Confederazione Cooperative Federcoopesca, dall’Università della Tuscia di
Viterbo e dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di
Anzio. “Si
tratta di un’iniziativa concreta per la valorizzazione dell’ambiente marino
–
dice l’Assessore all’Ambiente del Comune di Anzio, Patrizio Placidi – che
nasce dalla positiva collaborazione con le associazioni della piccola pesca con
le quali, il mese scorso mese, abbiamo presentato alla Comunità Europea una
richiesta di finanziamento di 450.000 euro per l’importante progetto che
prevede la creazione di un’area marina di aggregazione e ripopolamento ittico”.
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