Per descrivere compiutamente  il percorso intrapreso dall’Amministrazione per contrastare la diffusione del  parassita (Punteruolo rosso), si ritiene opportuno rappresentare tutte le fasi e  le azioni avviate dai Servizi comunali, dalle prime avvisaglie di attacchi del  patogeno, fino ad oggi. Partendo da una fase di  incertezza ed impreparazione che coinvolgeva tutti gli Enti competenti coinvolti  sull’argomento, questa U.O. in prima istanza ha applicato quanto previsto dai  D.Lgs e D.R. riguardanti la lotta obbligatoria al “Punteruolo Rosso”: emettendo  specifiche ordinanze, inviando tutta la modulistica prevista ai vivaisti di  zona, per la corretta commercializzazione di palmizi, nonché il monitoraggio del  territori e l’invio sistematico degli elenchi delle palme attaccate al Servizio  Fitosanitario Regionale competente sulla gestione  dell’emergenza. A seguito del violento attacco  del patogeno alle alberature pubbliche di palma presenti sul Viale Paolini e  Piazza Palomba, avvenuto nel mese di settembre 2009,  il Servizio della U.O.  Ambiente si è rivolto alla Regione Lazio presso il Servizio Fitosanitario, il  quale riveste  il ruolo di coordinamento e monitoraggio del fenomeno, per  richiedere informazioni utili su quanto in quel momento si poteva mettere in  campo, sulla scorta di esperienze o studi che avessero dato i migliori  risultati. Il Servizio Regionale, anche se in fase sperimentale, ha proposto  l’adozione di interventi preventivi e curativi da eseguire sulla parte apicale  delle essenze, messi in atto da una ditta di Terracina ed esaminati dal Servizio  Regionale. Tali interventi consistevano:  nell’utilizzo di prodotti, già testati ed approvati dal Ministero del lavoro e  della Salute con Decreto del 07/07/09, 26/06/2009, denominati ZELIG GR PALMA,  PYRINEX PAL, RELDAN 22, nonché, su palme particolarmente compromesse,  l’effettuazione di potatura denominata M.P.S. (metodo potatura a sfera),  quest’ultima nei mesi scorsi è stata anche certificata dallo stesso Servizio  Regionale. Acquisite tali informazioni,  l’Amministrazione Comunale al fine di tutelare il patrimonio arboreo monumentale  della Città, ha stanziato importanti risorse per fronteggiare al meglio tale  increscioso fenomeno. Ottenute le disponibilità economiche necessarie, questa  U.O. Ambiente ha incaricato per la conduzione dell’emergenza un Dottore  Agronomo, al fine di coordinare consapevolmente la gestione degli interventi, e  contestualmente ha incaricato, in formula di somma urgenza, vista la necessità  di tamponare urgentemente l’epidemia, la ditta segnalata dalla Regione,  concentrando gli sforzi sulle alberature di maggior pregio esistenti in aree  pubbliche, composte da circa 250 alberi di palma del tipo Phoenix Canariensis di  circa 90/100 anni, le quali rivestono un ruolo importantissimo sia sotto il  profilo culturale che ambientale, tenuto conto che la perdita di dette essenze  modificherebbe irrimediabilmente  l’aspetto paesaggistico del Centro Storico del  paese. Il protocollo d’intervento  sopra descritto è stato seguito per tutto il 2010, ottenendo dei risultati a dir  poco entusiasmanti, in quanto non solo hanno bloccato il propagarsi della  epidemia, ma, intervenendo sulle palme totalmente compromesse con il metodo  M.P.S.  (metodo potatura a sfera), si è ottenuto addirittura la ricrescita della  chioma, alla fine si è perso appena il 2% (paria 9 esemplari) del patrimonio di  palme pubbliche, composto da circa 600 piante. L’esperienza sopra descritta,  comunque, ci impone di mantenere il registro degli interventi fin qui adottati,  senza possibilità di recedere, in quanto il parassita è ancora massicciamente  presente sul territorio, e solo con una costante azione preventiva si può  controllare, non eliminare. In conclusione gli ottimi  risultati ottenuti, ci annoverano tra i comuni del Lazio più attenti e attivi  nell’ambito della lotta al parassita denominato Punteruolo Rosso.  
L’Assessore  all’Ambiente
    Patrizio Placidi
Il Dirigente U.O AmbienteWalter  Dell’Accio
 
 
 
 
 
 
 

 
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