martedì 28 settembre 2010

Anzio: Il Rhynchophorus ferrugineus sulle “palme” pubbliche.

Per descrivere compiutamente il percorso intrapreso dall’Amministrazione per contrastare la diffusione del parassita (Punteruolo rosso), si ritiene opportuno rappresentare tutte le fasi e le azioni avviate dai Servizi comunali, dalle prime avvisaglie di attacchi del patogeno, fino ad oggi. Partendo da una fase di incertezza ed impreparazione che coinvolgeva tutti gli Enti competenti coinvolti sull’argomento, questa U.O. in prima istanza ha applicato quanto previsto dai D.Lgs e D.R. riguardanti la lotta obbligatoria al “Punteruolo Rosso”: emettendo specifiche ordinanze, inviando tutta la modulistica prevista ai vivaisti di zona, per la corretta commercializzazione di palmizi, nonché il monitoraggio del territori e l’invio sistematico degli elenchi delle palme attaccate al Servizio Fitosanitario Regionale competente sulla gestione dell’emergenza. A seguito del violento attacco del patogeno alle alberature pubbliche di palma presenti sul Viale Paolini e Piazza Palomba, avvenuto nel mese di settembre 2009,  il Servizio della U.O. Ambiente si è rivolto alla Regione Lazio presso il Servizio Fitosanitario, il quale riveste  il ruolo di coordinamento e monitoraggio del fenomeno, per richiedere informazioni utili su quanto in quel momento si poteva mettere in campo, sulla scorta di esperienze o studi che avessero dato i migliori risultati. Il Servizio Regionale, anche se in fase sperimentale, ha proposto l’adozione di interventi preventivi e curativi da eseguire sulla parte apicale delle essenze, messi in atto da una ditta di Terracina ed esaminati dal Servizio Regionale. Tali interventi consistevano: nell’utilizzo di prodotti, già testati ed approvati dal Ministero del lavoro e della Salute con Decreto del 07/07/09, 26/06/2009, denominati ZELIG GR PALMA, PYRINEX PAL, RELDAN 22, nonché, su palme particolarmente compromesse, l’effettuazione di potatura denominata M.P.S. (metodo potatura a sfera), quest’ultima nei mesi scorsi è stata anche certificata dallo stesso Servizio Regionale. Acquisite tali informazioni, l’Amministrazione Comunale al fine di tutelare il patrimonio arboreo monumentale della Città, ha stanziato importanti risorse per fronteggiare al meglio tale increscioso fenomeno. Ottenute le disponibilità economiche necessarie, questa U.O. Ambiente ha incaricato per la conduzione dell’emergenza un Dottore Agronomo, al fine di coordinare consapevolmente la gestione degli interventi, e contestualmente ha incaricato, in formula di somma urgenza, vista la necessità di tamponare urgentemente l’epidemia, la ditta segnalata dalla Regione, concentrando gli sforzi sulle alberature di maggior pregio esistenti in aree pubbliche, composte da circa 250 alberi di palma del tipo Phoenix Canariensis di circa 90/100 anni, le quali rivestono un ruolo importantissimo sia sotto il profilo culturale che ambientale, tenuto conto che la perdita di dette essenze modificherebbe irrimediabilmente  l’aspetto paesaggistico del Centro Storico del paese. Il protocollo d’intervento sopra descritto è stato seguito per tutto il 2010, ottenendo dei risultati a dir poco entusiasmanti, in quanto non solo hanno bloccato il propagarsi della epidemia, ma, intervenendo sulle palme totalmente compromesse con il metodo M.P.S.  (metodo potatura a sfera), si è ottenuto addirittura la ricrescita della chioma, alla fine si è perso appena il 2% (paria 9 esemplari) del patrimonio di palme pubbliche, composto da circa 600 piante. L’esperienza sopra descritta, comunque, ci impone di mantenere il registro degli interventi fin qui adottati, senza possibilità di recedere, in quanto il parassita è ancora massicciamente presente sul territorio, e solo con una costante azione preventiva si può controllare, non eliminare. In conclusione gli ottimi risultati ottenuti, ci annoverano tra i comuni del Lazio più attenti e attivi nell’ambito della lotta al parassita denominato Punteruolo Rosso.

L’Assessore all’Ambiente
    Patrizio Placidi

Il Dirigente U.O AmbienteWalter Dell’Accio

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