“Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, nato ad Anzio il 15/12/37 d.C. con il nome di Lucio Domizio Enobarbo, figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, sorella dell’imperatore Caligola. Nel 54 d.C. divenne imperatore per acclamazione dei pretoriani. Durante il suo principato l’impero conobbe un periodo di pace, di grande splendore e di importanti riforme. Morì il 9/06/68 d.C.”. E’ il testo scolpito sul basamento, in travertino romano, posizionato ai piedi del monumento bronzeo, realizzato dallo scultore Claudio Valenti, dedicato alla figura del grande imperatore romano Nerone che sarà inaugurato lunedì 28 giugno, alle ore 11.00, sulla Riviera Mallozzi ad Anzio, nei giardini ubicati davanti ai resti dell’antico porto neroniano e nelle immediate vicinanze del Parco Archeologico della Villa di Nerone. “L’inaugurazione del monumento bronzeo – dice il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini - dedicato alla figura dell’Imperatore Nerone, scolpito in toga, che con il basamento è alto circa tre metri e mezzo, rientra nell’ambito dell’azione amministrativa tesa alla riscoperta ed alla valorizzazione delle nostre radici, delle quali vorrei che tutti i cittadini di Anzio si sentissero maggiormente orgogliosi. Nerone è stato un grande Imperatore, amato dal suo popolo, per le sue coraggiose riforme sociali e per il lungo periodo di pace che ha caratterizzato il suo principato. Probabilmente – conclude il sindaco Bruschini - sarà l’unico monumento al mondo dedicato al grande Imperatore che è giusto ricordare come merita, superando ridicole ricostruzioni cinematografiche che nulla hanno a che vedere con i fatti storici”. L’Imperatore Nerone nacque ad Anzio nel 37 d.C. e diverse vicende della sua vita sono legate al luogo natale, sede di una residenza imperiale che, nei secoli, ha assunto le dimensioni monumentali che tuttora ammiriamo nell’area tra il faro, il Porto Neroniano e l’Arco Muto dove, tra l’altro, sono state programmate dall’Amministrazione tutta una serie di importanti iniziative culturali tese a far “vivere” il Parco Archeologico della Villa di Nerone che, ad undici anni dalla sua apertura, è stato visitato da circa 60.000 persone. “Lo sguardo fiero della statua di Nerone rivolta al mare, verso l’orizzonte - dice il noto scultore romano, Claudio Valenti - ed un accenno della mano di sinistra quasi per ritrovare, dopo circa duemila anni, un contatto con il suo luogo natale e con i suoi abitanti. Stilisticamente la statua si rifà al passato ma il movimento della toga, con i dettagli delle pieghe rese con una maggior linearità, fa si che si instauri una complicità tra la forma e la materia del bronzo, concetto questo che ho sempre presente quando creo una scultura”.
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