venerdì 22 gennaio 2010

66° Anniversario dello Sbarco di Anzio: Il discorso del Sindaco di Anzio.






"Saluto le Autorità Politiche, Militari, Religiose e Civili, i Veterani, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, la Banda Centrale della Marina Militare, il Picchetto d’Onore Interforze, gli alunni, gli studenti delle scuole del territorio ed i numerosi cittadini intervenuti a queste Celebrazioni. Un particolare saluto al senatore Candido De Angelis, all’Europarlamentare Guido Milana, al Generale di Corpo d’Armata, Luigi Pellegrino ed a tutti gli Amministratori Locali intervenuti a queste celebrazioni. Con particolare emozione oggi ricordiamo il 66° Anniversario dello Sbarco di Anzio avvenuto il 22 gennaio 1944. Questa mattina, celebriamo il contributo dato dalla nostra Città alla Liberazione dell’Italia. A Gennaio del 44, in seguito allo Sbarco ed al durissimo combattimento tra opposti schieramenti, la nostra Città venne praticamente rasa al suolo e l’odissea che interessò migliaia di anziati rappresenta una pagina drammatica della seconda guerra mondiale. Quando, dopo una notte insonne a causa del costante cannoneggiamento proveniente dai mezzi navali, giunse l’alba del 22 gennaio il 6° Corpo d’Armata americano, guidato dal Generale Lucas, sbarcò nel Porto di Anzio; mentre sulla spiaggia di Lido dei Gigli sbarcò la prima divisione di fanteria britannica. Era lo Sbarco di Anzio che, purtroppo, significò l’inizio di un lungo e aspro periodo di combattimenti che si rivelò colmo di eventi tragici, come si evince dai cimiteri militari sul territorio e dalle decine di migliaia di lapidi di uomini venuti a morire ad Anzio in nome degli ideali nei quali credevano. Dello Sbarco e di quei drammatici eventi bellici furono protagonisti i veterani britannici Shindler e Smith, che ringrazio per essere anche oggi insieme a noi, impegnati rispettivamente nel Genio Reale Elettromeccanico della Fanteria e sull’incrociatore Spartan, affondato ad Anzio il 29 gennaio, a bordo del quale persero la vita circa 260 uomini. Per la cittadinanza lo Sbarco rappresentò la riconquista della libertà e della democrazia, ma anche la perdita completa di ogni bene e l’inizio di un oscuro periodo di povertà e sofferenza culminato con lo sfollamento. Qualche mese dopo il positivo rientro dei nostri concittadini in una città distrutta, ma libera, ed il conseguente avvio della ricostruzione e della ripresa economica. Per le sofferenze patite dalla nostra popolazione il Presidente della Repubblica Ciampi ha insignito, la nostra Città, con la Medaglia d’Oro al Merito Civile che rappresenta la più viva testimonianza dell’enorme sacrificio dei cittadini anziati durante lo Sbarco. La Città non deve dimenticare la sua storia… Dobbiamo sempre mantenere viva, tutti, la memoria di quei drammatici giorni che hanno rappresentato una delle fondamenta dell’Italia democratica e repubblicana. Dobbiamo, per questo, impegnarci per guardare al futuro della nostra Città con lo stesso impegno con il quale i nostri padri si sono adoperati per la ricostruzione. ... Questo, ritengo, sia il significato autentico di queste celebrazioni insieme ai rappresentanti dei Paesi del Commonwealth, ma anche insieme a quei Paesi contro i quali ci siamo scontrati. E' all’insegna della pace e della fratellanza tra i popoli che il Consiglio Comunale di Anzio ha istituito, il giorno dello Sbarco, la GIORNATA DELLA PACE. Come ho detto lo scorso anno, a mio parere, nella giornata dedicata alle celebrazioni dello Sbarco di Anzio, abbiamo il dovere di ricordare insieme tutti i Caduti. Proprio per questo, come ogni anno, poco fa siamo stati a celebrare un momento di raccoglimento ed a rendere omaggio ai Caduti sepolti al Cimitero Americano di Nettuno, al Campo della Memoria di Nettuno e presso i Cimiteri del Commonwealth a Falasche ed a Santa Teresa dove, purtroppo, sono evidenti le conseguenze della guerra. Di questi cimiteri e di queste lapidi, delle quali spesso le nuove generazioni ignorano anche l’esistenza, abbiamo il dovere di rendere partecipi i giovani che devono far propri i valori di libertà e di democrazia per promuovere la Cultura della Pace; quegli stessi valori di libertà e di democrazia che ispirano l’azione dei nostri diecimila militari, impegnati in missione di pace in tutto il mondo, ai quali anche oggi esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza. Viva Anzio, Viva l’Italia!

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