lunedì 9 marzo 2009

Anzio: Fiori nelle Foibe.


“E’ intenzione di questa Amministrazione portare a conoscenza dei cittadini tutti i fatti della nostra storia che spesso, purtroppo, sono stati sottaciuti come nel caso della tragedia delle Foibe. Ringrazio la dottoressa D’Epiro per il crest della Guardia d’Onore del Pantheon che mi ha donato questa mattina e per aver portato in scena, ad Anzio, la drammatizzazione della novella storica che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico”. Lo ha affermato il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, che questa mattina, insieme all’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo, Umberto Succi, ha ricevuto la visita della scrittrice, Guardia d’Onore al Pantheon, Alessandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu che, nel Giorno del Ricordo (10/02/09) ha portato in scena, nella Sala delle Conchiglie – Museo Civico Archeologico di Villa Adele, la drammatizzazione della novella storica dedicata a tutte le vittime delle Foibe.

EVENTO FIORI NELLE FOIBE – 10 FEBBRAIO 2009 – VILLA ADELE – ANZIO

Nel Giorno del Ricordo, dedicato a tutte le vittime delle foibe, evento artistico-letterario-culturale-storico, è stato drammatizzata la novella storica della scrittrice Alessandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu, in sette scene, Trieste e Silvio, la bora di Fiume, madre trascinata nella foiba, Silvio cammina e ricorda, Elena nella foiba, verso San Giusto Silvio ed Elena, Silvio ritrova la madre e tre danze nella Sala delle Conchiglie della splendida Villa Adele, dal nome della moglie del Principe Borghese, residenza di tutte le famiglie principesche che hanno soggiornato ad Anzio, con il Patrocinio della Città di Anzio nelle persone del sindaco Luciano Bruschini e dell’Assessore alle Politiche Culturali Umberto Succi. La bellissima sala, gremita dal pubblico proveniente da tutta Italia, raffinato, colto, attento ed emozionato che enfatizzava i momenti di emozione e commozione con frequenti applausi alternati a religiosi silenzi nel ricordo delle vittime delle foibe, ospitava numerose personalità ed autorità politiche, militari e religiose, stampa locale e nazionale, Ordini Cavallereschi, SMOM , Sovrano Ordine Militare di Malta e Santo Sepolcro di Gerusalemme, Segreteria di Stato Vaticana, Croce Rossa Italiana, Comando Generale Guardia di Finanza, rappresentanti di Lions, Rotary, Unuci, Club Villa Borghese.Tra tutti emergeva la presenza storica di Anita Garibaldi, discendente dell’eroe nazionale Giuseppe e della On.le Contessa Anna Augusta Teodorani, nipote di Mussolini, Storia d’Italia presente alla Storia d’Italia che riemerge nella realtà scevra da esegesi ideologiche, da interpretazioni parziali. Elegante e sorprendente il momento dell’omaggio al pubblico disposto in circolo della rosa blu in nastro di seta blu, auspicio della bellezza di un sogno impossibile che la scrittrice ama donare, dopo il momento della declamazione della scena più avvincente della madre di Silvio il protagonista trascinata nella foiba, tra i cristalli ed il cioccolato che evoca il dobos ungherese di Trieste e del racconto con autografo della scrittrice tra note, danze e colori:prima danza, Città di Trieste, seconda danza, il Presagio, terza danza, Silvio ed Elena.L’introduzione del Comandante dell’Istituto della Guardia d’Onore al Pantheon, Cap. di Vasc Dott Ugo d’Atri ha evidenziato lo stile dannunziano nella trama shakespeariana della scrittrice della Rivista Guardia d’Onore e della Letteratura Contemporanea Englishes la sensibilita’ che ne pervade le parole che scaturiscono dall’evidenza di un dolore tramandato familiare e patrio nel contempo.Presentatore Prof Eugenio Bartolini, Direttore UPTER Università Popolare di Roma, accurato ed incisivo in ogni passaggio di scena; organizzatore dell’evento Marco Calamai, professionale e perfezionista in ogni momento della performance; enfatici e carismatici, voci di sentimento elevatissimo i due lettori Ivana Moser e Sandro Vaggi; espressivi i danzatori della Gemyschool di Graziana e Lorenza Perticoni, i primi ballerini Elisa Quadrana ed Angelo Aiello su coreografie di Daniela Pecchia, Graziana e Lorenza Petriconi ed incantevoli le note arpeggiate della chitarra del Maestro Marrapodi.

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