“Ad Anzio nacquero gli Imperatori Romani Caligola e Nerone che realizzò quel mirabile esempio di ingegneria marittima rappresentato dal Porto Neroniano che, insieme alla Soprintendenza ed alla Regione Lazio , abbiamo il dovere di tutelare per evitare che l’erosione del mare possa cancellarlo per sempre. Il legame di Anzio con il mare è il filo conduttore dell’opera del professor Marigliani: la nostra Città è “morta” e “risorta” sempre intorno al suo porto come quando, nel 1697, Papa Innocenzo XII ne ordinò la ricostruzione. Intorno all’attuale Porto venne ricostruita, nel 1700, la nostra Città. Per questo, nell’introduzione all’opera “Storia di Anzio”, ho parlato del nuovo progetto del Porto, all’ordine del giorno della Conferenza dei Servizi del prossimo 18 febbraio, come di una grande occasione per il rilancio di Anzio e per un nuovo rinascimento culturale della Città”. Lo ha detto il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini , nel corso del suo intervento in occasione della presentazione del volume “Storia di Anzio”, edito dal Comune, scritto dal professor Clemente Marigliani. Alla presentazione dell’opera sono intervenuti la professoressa dell’Università La Sapienza , Marina Righetti Tosti Croce, il Direttore dell’Archivio di Stato, Luigi Londei, il Dottor Alessandro Iaia dell’Università La Sapienza e l’Assessore alla Cultura del Comune di Anzio , Umberto Succi , che “ha ringraziato la precedente Amministrazione per aver promosso la pubblicazione del volume. A rendere particolarmente affascinante la pubblicazione – continua il sindaco Bruschini - sono gli innumerevoli documenti prodotti e la minuziosa descrizione delle svariate opere d’arte sottratte, nel corso del tempo, alla nostra Città ed oggi disseminate nei più prestigiosi musei del mondo. Un ringraziamento particolare, a nome di tutta la Città di Anzio, della Giunta e dell’intero Consiglio Comunale, è doveroso estenderlo al professor, Clemente Marigliani autore del volume “Storia di Anzio” ed al Senatore, Candido De Angelis che, nella precedente Legislatura, ha fortemente sostenuto la pubblicazione dell’opera”.
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