venerdì 27 febbraio 2009

Porto di Anzio, la storia infinita.

“Le motivazioni con le quali la Regione Lazio, assecondata da qualche ascaro locale, ha espresso un parere non positivo rispetto all’iter che abbiamo seguito per la realizzazione del nuovo Porto di Anzio non hanno nulla di tecnico, sono strumentali, non vere e sono il frutto di una riunione politica, all’interno di in una sezione del PD romano, dove si è deciso di affossare il progetto definitivo del nuovo Porto di Anzio. Non ci sono vizi procedurali nell’iter che abbiamo seguito e dieci Enti, ad eccezione della Regione, hanno approvato il progetto che resta l’unico cantierabile”. Lo ha detto il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, in risposta al “confuso” comunicato stampa del PD locale che ha chiesto l’avvio di un percorso condiviso per l’ammodernamento dell’attuale porto. “Gli ascari locali del PD – continua il sindaco Bruschini – dicono di essere a favore del porto, non hanno mai presentato progetti alternativi a quello fatto inserire, nel piano regionale dei porti, da una persona perbene e competente come l’ex Sindaco Mastracci. Oggi, dopo 11 anni di lavoro, chiedono di ricominciare tutto da capo, calpestano un progetto partito da chi vive e lavora sul porto e da un Sindaco del loro partito che ha avviato l’iter, ignorano l’approvazione del progetto definitivo e la correttezza delle procedure seguite che, come ha detto un noto tecnico regionale che ho incontrato prima della conferenza, non hanno eguali nella nostra Regione. Il progetto della Capo d’Anzio – prosegue Bruschini – è stato approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed ha ottenuto il parere positivo di impatto ambientale nazionale con l’approvazione del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Cultura e della Regione Lazio. Oggi la Regione, di fatto, dice si ai Porti di Formia, Fiumicino e Civitavecchia mentre, allo stesso tempo, esprime un parere non positivo al porto pubblico di Anzio umiliando una Città intera, con una storia di 2500 anni, che fin dai tempi dell’antica Roma ha tratto dal Porto, dal mare e dall’indotto una preziosa fonte di ricchezza”.

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