Questa relazione è il
frutto di una passeggiata lungo la costa di Anzio, nata dalla curiosità di
verificare lo stato attuale delle nostre coste e spiagge. Partendo da Lido dei
Pini abbiamo percorso il litorale fino alle Grotte di Nerone. Lido dei Pini, è
fornito, grazie alla natura, di una spiaggia lunga e spaziosa, contornata da
dune naturali che la rendono bellissima; l’arenile è dotato d’alcuni
stabilimenti balneari, a vista d’occhio ben forniti ed accoglienti, purtroppo
la bellezza del paesaggio è deturpata da una lunga serie di case tutte in fila,
una lunga “ferrovia” dall’alto del satellite. Queste abitazioni, seconde case
perlopiù, sono state costruite a ridosso delle dune naturali, recintate e
dotate di piccole e private discese in spiaggia: Percorrendo la strada
provinciale Ardeatina manca anche il famoso cartello “Benvenuti a..(Anzio)”. Giungiamo
a Lavinio Lido di Enea, dove le spiagge permangono larghe e spaziose, ma
sicuramente meno naturali: Ricche di stabilimenti balneari, ricettive ed
organizzate, in alcuni casi dotati d’attrezzature e discese che le rendono
agibili anche ai portatori di handicap. Le strade sono abbastanza curate,
sebbene il lungomare è, a tratti, vetrina di cassonetti e campane per la raccolta
dei rifiuti, collocati anche in prossimità degli accessi alle spiagge. Si gira
la costa, dominata dalla bellezza di Tor Caldara. In questo tratto di lungomare
il problema principale diviene la tutela della costa, devastata dalle
mareggiate sulle quali neanche le dighe in realizzazione appaiono, al momento,
risolutive. In località Cincinnato, uno dei punti più belli della nostra costa,
la riva è devastata e deturpata da costruzioni in cemento armato che, in
evidente stato d’abbandono, sono fatiscenti e molto pericolose. La loro
rimozione è un’emergenza non prorogabile! Proseguendo raggiungiamo località di Marechiaro-Lido
delle Sirene. Su questo tratto di litorale le discese sono ormai inagibili,
piene d’erbacce e rifiuti. Le spiagge libere sono in stato d’abbandono, ed,
anche ad un occhio inesperto, è palese come nessuna delle discese è autorizzata.
Lo stato suddetto è rintracciabile anche sull’arenile di Colonia; qui le
discese a mare, per via delle mareggiate, sono inagibili e le spiagge ridotte
al minimo con rischio di caduta massi sulla spiaggia. La costa che introduce
direttamente nella città è sporca, con discese a mare trascurate o addirittura
inagibili, contornate da rifiuti. La perla di spiaggia direttamente sotto le
Grotte di Nerone è assolutamente desolante per chi ama questa città. Se fosse
ancora vivo l’imperatore, mostrerebbe il pollice verso. Nel corso della nostra
passeggiata quanto osservato ha fatto nascere alcune semplici riflessioni. Su
tutto il litorale, da Lido dei Pini ad Anzio centro, sono presenti fossi e
corsi d’acqua che sfociano in mare, di dubbia provenienza e formazione. I
cassonetti e le campane per la raccolta dei rifiuti sono presenti ovunque lungo
il lungomare, tanto da incorniciare, in diversi casi, l’accesso agli arenili.
Questo aspetto è sicuramente svalutante per le nostre belle spiagge e
necessita, per questo, di una soluzione che tenga conto dell’aspetto estetico,
ecologico funzionale. L’arteria stradale principale che percorre tutto il
lungomare è priva di un’adeguata segnaletica e di cartelli turistici che
segnalino, in maniera chiara, le diverse spiagge, i luoghi d’interesse
culturale ed ambientale, le città e le strade di collegamento. In diversi punti
lungo la costa, l’ambiente naturale offre promontori e scenari d’inequivocabile
bellezza dove si potrebbero facilmente collocare, semplicemente prevedendo
opere di pulizia, potatura e giardinaggio a cadenza sistematica, panchine,
giochi per bambini e aree di sosta, dove poter mangiare un panino o sedersi ad
ammirare il paesaggio ed i tramonti sul mare che Anzio ci offre come cornice,
unica nel suo genere. In ultima analisi, sognando in grande, abbiamo avuto modo
di verificare come sarebbe non solo auspicabile, ma anche realizzabile la
creazione di marciapiedi e di una pista ciclabile che percorra tutto il
lungomare, dalle pinete di Lido dei Pini, passando per Tor Caldara, attraverso
tutto il lungomare, per giungere nel centro di Anzio. Alcuni brevi tratti sono
già stati realizzati, ma lasciati isolati, dunque non sono fruibili. Pensate a
quanti di noi potrebbero camminare, correre, pattinare o pedalare
tranquillamente, ammirando paesaggi e tramonti offerti dalla nostra costa.
Fabrizio Novelli - Livia Podda